Il calciomercato dell’Inter è in continua evoluzione.
Infatti Ausilio non si ferma, vuole migliorare questo gruppo in qualità. Ma deve anche comprare giocatori che si possano innestare agevolmente nel gruppo.
Prendere quei giocatori funzionali ad un progetto che, gradualmente, dovrebbe portarla a lottare per lo scudetto e sbarcare nella Champions League.
Piero Ausilio, nella giornata di martedì, era a Parigi per assistere al ritorno degli ottavi di finale di Champions. Partita persa dalla formazione francese, ma Di Maria era in campo, per via dell’infortunio di Neymar.
Il ds dell’Inter ha potuto osservare da vicino questo talento argentino, di cui non è in discussione la qualità.
Abbandonata l’idea Javier Pastore, di cui vi abbiamo già parlato in articoli precedenti, ora si punta ad un altro argentino. Forse è ancora più difficile da raggiungere, visto che il calciatore argentino percepisce un ingaggio di 11 milioni di Euro a stagione.
Non è una cifra nella possibilità del club nerazzurro, in ristrettezze economiche per via del Fair Play Finanziario. Oltre a questa condizione, c’è n’è un’altra che riguarda i proprietari della stessa formazione nerazzurra. Suning, infatti, è in contenzioso con la Cina, che vuole limitare gli investimenti all’estero.
Potrebbe spalmare il suo ingaggio, che percepisce in Francia, a patto che l’Inter centri il quarto posto in campionato. Altrimenti se non si dovesse realizzare l’obiettivo Champions, potrebbe virare su altri giocatori giovani, ma non per questo meno interessanti.
Uno di questi è Simone Verdi, giocatore già cercato dal Napoli nella scorsa sessione di mercato. Tra un tira e molla, alla fine non si fece nulla. Ma, comunque, la formazione partenopea potrebbe riprovare ad ingaggiarlo nella prossima sessione estiva.
L’altro nome, questo è un po’ più datato, ma comunque ancora nella piena età della maturazione. Erik Lamela, argentino trequartista, ma anche attaccante esterno sia destro che sinistro.
In Italia è stato nella Roma per due stagioni dal 2011 al 2013, autore di 19 reti in 62 partite. Poi è finito al Tottenham dove ha realizzato meno reti nelle stesso numero di presenze. Sta trovando poco spazio, chissà che il desiderio di giocare di più non lo spinga in Italia.
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