Analisi Bologna-Milan: i rossoneri tornano a vincere dopo 6 partite in cui avevano collezionato appena 4 pareggi e 2 sconfitte, ma la vittoria non è arrivata dopo una prestazione del tutto convincente, con gli uomini di Gattuso che hanno però avuto il meriti di essere cinici e spietati.
Gattuso non è per niente soddisfatto e ne ha tutti i motivi: il gioco del Milan è ancora troppo compassato e poco lucido con il solo Calhanoglu (e a tratti Bonaventura) in grado di accendere la luce con le sue giocate.
Il solo merito della squadra, almeno nel primo tempo, è stato quello di essere cinica e realizzare 2 gol con i primi 2 tiri in porta, mentre nel secondo tempo i gol sciupati sono stati veramente troppi quando, pur non giocando un calcio spumeggiante, le occasioni sono fioccate, con il Bologna sbilanciato in avanti che ha prestato il fianco al contropiede rossonero.
Il Milan è stato però incapace di mettere in cassaforte il match realizzando il gol dello 0-3 che avrebbe chiuso ogni discorso, lasciando invece aperta la gara tanto da permettere ai padroni di casa di riaprire tutto con il colpo di testa di De Maio che ha dimezzato lo svantaggio per gli uomini di Donadoni.
Dopo aver trovato il gol il Bologna ha creduto realmente di poter trovare anche quello del pareggio, mentre nella mente dei rossoneri sono riaffiorati brutti pensieri che sarebbero potuti costare carissimo.
L’Atalante spinge forte, la Sampdoria sembra aver ritrovato energie e bel gioco, la Fiorentina è galvanizzata dalla super vittoria contro il Napoli, mentre il Milan annaspa pericolosamente.
C’è un sesto posto da conquistare per evitare i preliminari di Europa League e c’è una finale di Coppa Italia da giocare, ma bisogna riprendersi in fretta e tornare ad essere quella squadra decisa e compatta che avevamo ammirato tutti nei primi mesi di questo 2018.
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