Il paradosso della società fiamminga: viene promosso e vince la coppa, ma viene escluso dalle competizioni UEFA
Aveva vinto la Coppa di Belgio contro il Gent ed era stato promosso in Jupiler League, ma il Mechelen nella massima serie belga non ci giocherà il prossimo anno. Il club giallorosso è stato ufficialmente subito retrocesso in Proximus League, la Serie B belga, per aver truccato alcune partite ed è stato penalizzato di dodici punti da scontare nel prossimo campionato. Questa è la dura sentenza della Federcalcio belga dopo l’operazione “Mani Pulite” scoppiata ad ottobre 2018 che portò ad una serie di arresti e che ricordò molto da vicino Calciopoli.
Le punizioni non sono finite qui per il Mechelen che, anche se ha vinto la coppa, non potrà disputare l’Europa League il prossimo anno dato che l’UEFA non può permettere ad un club che ha falsato la competizione di prendere parte ad una competizione europea. In manette sono finiti quattro dirigenti della società che si sarebbero occupati di falsare alcune partite come quella contro il Waasland-Beveren del marzo 2018.
Il Mechel, però, non ci sta ed è intenzionato a dimostrare la propria innocenza, annunciando con una nota sul proprio sito ufficiale che studieranno il dossier per poter trovare un modo di agire che dimostri l’estraneità della società: “Non capiamo questa decisione, siamo innocenti. Ora studieremo il dossier e vedremo cosa fare”. La società giallorossa si è subito proclamata come innocente, ma ora dovranno dimostrarlo con i fatti alla Federazione belga, altrimenti saranno costretti ad un altro anno in Serie B.
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