E’ terminata la seconda giornata del weekend di Spielberg, per il Gp d’Austria, dodicesima prova del motomondiale. Per la Honda risultati completamenti agli opposti, con Marquez primo e Bradl ultimo.
Il pilota spagnolo aveva tutte le intenzioni di dimostrare la superiorità della Honda anche in un circuito più propenso alla prestazioni della Ducati. Il sette volte iridato ha rifilato mezzo secondo a tutti i suoi rivali, superando Doohan ed issandosi al primo posto come numero di pole position ottenute in carriera. Per domani, comunque, identifica in Dovizioso l’avversario più pericoloso:
“Il record è una bella soddisfazione, ma l’appuntamento importante è quello di domani. Avrei voluto scendere sotto l’1’23”, non ci sono riuscito per poco, ma non potevo prendermi ulteriori rischi. Quando si cade qui è facile farsi male, perciò ho rischiato al punto di arrivare ad 1’23″0, ma non ho esagerato perché anche dal box mi avevano segnalato che il crono realizzato era sufficiente per la pole position. Col passo che abbiamo messo in mostra le chance di vittoria sono alte, vedremo anche che gomma usare, ciò che abbiamo provato oggi nelle PL4 mi ha particolarmente convinto. Dovizioso, però, sarà da tenere in forte considerazione, lui è un pilota che nelle prove non fa mai vedere tutto il suo potenziale, sono certo che a inizio gara riuscirà a stare anche lui sul passo dell’1’24” basso”.
Il suo compagno di squadra, il tedesco Bradl, è giunto in ultima posizione. Non certo felice per questo risultato, ha voluto rimarcare la differenza tra un tester ed un pilota ufficiale. Lui ci mette del suo meglio, ma la differenza esiste:
“Sono un tester, ma quando un pilota ha l’onore di correre per questo team vuole sicuramente ottenere dei buoni risultati. Per Honda è un bene avere un pilota combattivo e determinato come me”.
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