Attacco hacker al Manchester United: possibile multa di 18 milioni di sterline

Un attacco informatico ha colpito, settimana scorsa, il Manchester United. Gli hacker, la cui identità resta tuttora ignota, hanno preso il controllo dei sistemi informatici dei Red Devils, minacciando di pubblicare dati sensibili relatvi ai giocatori qualora non dovessero ricevere i 15 milioni di sterline richiesti per il riscatto.

La notizia è stata riportata dal “Daily Mail” e rappresenta solo l’ultimo caso di cyber-attacchi perpretato in Inghilterra ai danni di una società sportiva. Anche un club della EFL, la English Football League, informa il “Mail”, era stato oggetto di simili vicissitudini e, una volta rifiutatosi di pagare il riscatto richiesto, si è ritrovato con i tornelli dello stadio fuori uso, venendo dunque costretto a rinviare la gara che aveva in programma.

Il ripetersi di quiesti reati, che minano la sicurezza delle grandi organizzazioni, ha costretto la National Cyber Security Centre ad intervenire direttamente, sia per ripristinare lo status quo delle cose, sia per svelare l’identità degli artefici di queste estorsioni.

La nota del Manchester United

Intanto, il Manchester United, attraverso un comunicato ufficiale, si è rivolto ai tifosi, rassicurandoli: “In seguito al recente attacco informatico al club, il nostro team e gli esperti esterni hanno protetto le nostre reti e hanno condotto delle indagini. Questo attacco è stato per sua natura distruttivo, ma al momento non siamo a conoscenza di eventuali dati dei tifosi compromessi“.

Quest’ultimo passaggio è importante per tutelare il club da eventuali sanzioni che potrebbero raggiungere, scrive Simona Marchetti sul Corriere Della Sera, la cifra di 18 milioni di sterline o una somma pari al 2% del fatturato lordo annuo, qualoira i dati sensibili dei tifosi venissero compromessi.