Quando il destino si mette di traverso, non c’è nulla da fare. Per Santi Cazorla, uno dei giocatori più interessanti dell’ultimo ventennio, il destino s’è messo di traverso e c’è il grosso rischio che il calciatore debba ritirarsi dal mondo del calcio.
Il bollettino degli infortuni è molto simile a quelli dei soldati che militano in guerra: otto operazioni, un trapianto di pelle prelevata dal braccio, un tendine accorciato di otto centimetri e un piede che rischia la cancrena.
Insomma, uno scenario triste e poco rassicurante che il calciatore ha voluto condividere con i propri fan su Twitter: “A causa di un nuovo fastidio al tendine che avevo trascinato negli ultimi giorni, devo di nuovo attraversare la sala operatoria. È tempo di rimandare la data del ritorno, mantengo l’entusiasmo e la motivazione per tornare a godere della mia grande passione, il calcio”.
La promessa finale profuma di illusione nascosta, perché Cazorla è fuori da più di un anno ed è veramente difficile fare previsioni sul suo rientro in campo, che nella migliore delle ipotesi sarà fra qualche mese, a metà 2018.
Un calvario infinito e poco meritocratico che lascia l’amaro in bocca, perché Santi Cazorla era una promessa del calcio mondiale e aveva il diritto di continuare a sognare. Purtroppo non tutte le storie hanno un finale positivo e non rimane che affidarsi alla speranza. Forza, Santi…
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