Analisi Milan-Parma 2-1: i padroni di casa passano in svantaggio nella ripresa, ma trovano la forza e le motivazioni per rimettere in piedi la gara e vincerla. Arrivano dunque altri punti pesanti che consentono di agguantare il quarto posto e, approfittando del pareggio della Lazio, scavalcare i biancocelesti in classifica.
Il Milan si conferma un gruppo solido e unito intorno al proprio allenatore.
Il Parma si presenta a San Siro in piena zona-Europa, davanti addirittura alla Roma, e con con tanta voglia di continuare a stupire. D’altronde gli emiliani Milano l’hanno già conquistata qualche mese fa vincendo contro l’Inter e D’Aversa aveva tutte le chance per bissare il clamoroso successo contro Gattuso&Co, a maggior ragione considerando l’emergenza che sta vivendo il Milan, causa infortuni e squalifiche.
I rossoneri, però, in questo momento così difficile non cercano alibi e, al contrario, provano a tranne quanto di positivo può essere tratto.
Bakayoko sta avendo la possibilità di emergere formando una clamorosa diga in mezzo al campo, di quelle che il Milan non aveva da anni. Basti pensare al fatto che Gattuso lo ha paragonato ad un grande del passato come Desailly.
Abate si sta disimpegnando benissimo da difensore centrale e, se alla prima partita (contro la Lazio) poteva sembrava una casualità, la dedizione e l’efficacia mostrata anche ieri sembra già dare conferme: il classe 1986 potrebbe vivere una seconda giovinezza abbandonando il ruolo da terzino.
Più che qualche elogio lo merita anche Zapata. Il difensore colombiano ormai da anni non è considerato una prima scelta, ma ogni volta che è stato chiamato in causa ha sempre mostrato grande affidabilità, tanto che questa estate addirittura l’Arsenal aveva bussato alle porte di Leonardo per chiedere il suo cartellino.
Gattuso sta dimostrando di migliorare nella lettura delle partite di giorno in giorno. E’ un’allenatore giovane con buone idee e capace di trascinare il gruppo sulle ali dell’entusiasmo e, come dice sempre lui, “i ragazzi sono bravi a credere ed a trasformare in realtà ciò che viene proposto durante la settimana”. Al vantaggio di Inglese Ringhio ha immediatamente gettato nella mischia un attaccante togliendo un centrocampista, lanciano un chiaro segnale alla squadra: è una partita da vincere.
Anche così si trasmette coraggio alla squadre ed anche così si diventa grandi.
Cutrone sta vivendo un momento magico, che a dire il vero dura da almeno un anno. Sotto la gestione Gattuso il baby bomber ha messo a referto ben 18 gol, numeri da grande attaccante. L’età è dalla sua parte e, se continuerà a giocare con questa grinta, potrà continuare a stupire tutti e infrangere record su record.
Neanche l’arrivo di Ibrahimovic a gennaio deve spaventare. C’è chi sostiene che Cutrone potrebbe essere penalizzato dallo svedese, che gli tapperebbe le ali togliendogli spazio. In realtà per un ragazzo come lui la presenza in rosa di un altro grandissimo campione non potrà che essere motivo di stimolo ed avere una funzione quasi pedagogica.
E poi, immaginate cosa potrebbe succedere se Patrick riuscisse a “rubare” i trucchi del mestiere un po’ a Gonzalo e un po’ a Zlatan?
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