
Massimiliano Allegri torna a vivere il Derby della Madonnina dalla panchina rossonera dopo oltre dieci anni, con una sfida che vale non solo prestigio cittadino, ma anche un passaggio chiave per la classifica. Con una vittoria, il Milan sorpasserebbe l’Inter e aggancerebbe il Napoli al secondo posto. Con una sconfitta, invece, rischierebbe di scivolare fino al quinto.
Recuperi importanti e fiducia nei giovani
Allegri ritrova pedine fondamentali: Rabiot, Pulisic e Tomori tornano titolari dopo gli infortuni, anche se la condizione non è ancora ottimale. In fascia, scelta coraggiosa: il tecnico punta su Bartesaghi, preferito a Estupiñan, confermando la fiducia nel giovane cresciuto nel settore giovanile rossonero.
«Bartesaghi sta migliorando. Non ha molta esperienza, ma ha un futuro davanti a sé. È un ragazzo su cui crediamo. Rabiot rientra, ma non so quanti minuti abbia nelle gambe.»
Allegri: “Serve tecnica, ma anche carattere”
Il tecnico rossonero sottolinea l’importanza dell’equilibrio tra qualità e mentalità, soprattutto in una partita intensa come il derby:
«Questa è una gara che richiede grande cuore e determinazione, ma soprattutto grande tecnica. Bisogna essere lucidi, soprattutto nei primi minuti.»
Proprio l’approccio è uno dei punti critici evidenziati di recente:
«Contro la Roma nei primi 25 minuti abbiamo regalato troppi palloni. Stasera serve più calma, più precisione. È una partita di duelli: chi ne vince di più, vince la partita.»
Una serata da vivere e da conquistare
Per Allegri, il derby è anche la celebrazione del lavoro quotidiano:
«È una serata meravigliosa. Lavoriamo per vivere momenti come questi. Se vinciamo, saremo felici. Altrimenti continueremo a lavorare per il nostro obiettivo: entrare tra le prime quattro.»
Il messaggio è chiaro: testa, coraggio, tecnica e capacità di leggere i momenti della partita. E soprattutto, vincere i duelli. Perché, come ha detto Allegri, nel derby vince chi lotta un pallone in più.


