Serie A, Gianluca Rocchi, presidente dell’AIA, annuncia una rivoluzione nel mondo arbitrale: nasce la figura del “varista”, un arbitro specializzato nel solo controllo Var.
Un team di figure specializzate solo nella Var: così l’AIA (Associazione Italiana Arbitri) decide di rispondere alle tante critiche piovute addosso alla classe dei “Video Assistant Referee” durante l’arco di questa stagione.
La mancata intesa tra gli arbitri impegnati al Var e i direttori di gara ha infatti prodotto alcune gravi sviste nel corso di partite decisive per le sorti del campionato. L’arbitro Massa, impiegato al Var durante il match Torino-Inter dello scorso 13 marzo, si è reso protagonista di un errore piuttosto grossolano, non rilevando un rigore netto a favore dei “granata” per un contatto Ranocchia-Belotti in piena area di rigore.
Ha fatto il giro del web un estratto audio della comunicazione intercorsa tra Guida e Massa, in cui quest’ultimo rassicurava il collega circa l’inesistenza del penalty: “Ha preso la palla“, afferma Massa, riferendosi all’intervento di Ranocchia palesemente sul piede destro di Belotti, come si evince dalle immagini sopra riportate. Un errore di comunicazione che induce inevitabilmente il collega all’errore.
Ecco che Gianluca Rocchi, designatore arbitrale di Serie A e B, ha discusso ieri, durante una riunione dell’AIA, gli episodi incriminati (c’è anche il fallo di mano di Udogie in Milan-Udinese 1-1, che avrebbe fruttato un penalty alla squadra rossonera). Rocchi ha usato parole piuttosto dure, ammonendo i colleghi ad avere un atteggiamento meno irresoluto quando si trovino al Var.
La “Video Assistant” è nata come strumento di supporto alla classe arbitrale, godendo di un punto di vista privilegiato per ridurre al massimo gli errori. Se anche il Var inizia ad intervenire con “discrezione”, la sua esistenza non ha più ragion d’essere.
Per venire ancora più incontro alle esigenze della classe arbitrale, Rocchi ha annunciato dunque l’istituzione di una nuova figura: il varista. Un arbitro specializzato solo nell’assistenza Var. A tal proposito, l’AIA è pronta a creare delle squadre formate da soli esperti Var, che verranno formati con corsi appositi, i quali verranno attivati a Coverciano dal prossimo luglio.
Come verranno selezionate le nuove figure? “Potranno essere trovati tra chi ha smesso o anche tra i più giovani che dimostrano di possedere le caratteristiche giuste“, afferma Rocchi, ammiccando anche a tanti giovani delle serie minori che sappiano segnalarsi per le loro qualità. L’obiettivo è l’ulteriore crescita della classe arbitrale italiana, che si è sempre distinta come una delle migliori in Europa.
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