Toto Wolff, alla vigilia del weekend cinese, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista a Motorsport.com, nella quale ha toccato vari tasti, dalle future modifiche di calendario a Liberty Media, senza mancare di dare uno sguardo anche alla Formula E ed alla questione sugli sviluppi futuri in termini di power unit. Eccone i punti salienti.
“Credo che la Formula 1 stia vivendo un buon momento” – esordisce Wolff – “Abbiamo una generazione di vetture che trasmette emozioni, con l’unico punto di domanda legato ai sorpassi, e vedremo come andrà nelle prossime gare“.
Il manager austriaco ammette di guardare con interesse alla Formula E, applaudendo nel contempo all’iniziativa del presidente FIA, Jean Todt, di riunire tutti i motoristi, non sono quelli già presenti in Formula 1, per discutere sui propulsori del futuro. “Gli organizzatori della Formula E stanno svolgendo un ottimo lavoro, poichè non era facile creare nuova serie e farla crescere, puntando su una tecnologia innovativa. L’elettrico è un contesto che ci interessa e al quale guardiamo con attenzione per farci un’opinione precisa“, spiega Wolff, che poi continua: “L’iniziativa di Todt è stata molto positiva. Con le power unit di oggi abbiamo una tecnologia decisamente interessante ed un trasferimento bidirezionale con la tecnologia di serie. Non possiamo ignorare che il mondo intero sta andando verso l’ibrido, e non solo per ragioni di marketing; al contempo, però, dobbiamo fornire uno spettacolo agli appassionati di corse, considerando anche il sound dei motori. Abbiamo tanti aspetti da valutare per il motore 2020“.
Wolff, quindi, giudica positivamente l’inizio di Liberty Media (“Pongono domande, e sono le domande giuste. Ci hanno mostrato una buona prospettiva di ciò che hanno in programma“); riguardo le istanze di una distribuzione più equa dei proventi, però, l’austriaco auspica invece una torta più grande da suddividere: “A mio parere bisogna lavorare su come accrescere questa torta. Anche perchè è nella natura di questi sport che ci siano squadre con molte più risorse. Ci sarà sempre disuguaglianza per la natura stessa dei progetti. Il gap in pista sembra aumentato tra i top team e gli altri? Non sono molto d’accordo, non vedo grandi differenze con il recente passato“.
Infine, Wolff dice la sua su un possibile incremento del numero di gare in calendario: “Se porta ad ogni squadra un profitto maggiore, se ne può discutere. Ma avrebbe conseguenze sulle strutture dei team, che non sarebbero adeguate per un calendario a 25 squadre. Sono troppe. Lo stesso penso accadrebbe per gli addetti ai lavori. Poi c’è l’aspetto dell’esclusività. Non bisogna sovraccaricare i tifosi di gare“.
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