
La rivoluzione in casa Fiorentina continua a far discutere. Dopo le dimissioni di Daniele Pradè e l’arrivo di Paolo Vanoli in panchina, il nuovo direttore sportivo Roberto Goretti ha fatto il punto della situazione in conferenza stampa, chiarendo soprattutto i dettagli legati all’addio di Stefano Pioli, esonerato dopo un avvio di stagione disastroso.
Goretti ha voluto respingere ogni voce riguardante presunte richieste economiche da parte dell’ex allenatore per lasciare Firenze. “Pioli non ha mai chiesto una buonuscita. Non ha chiesto soldi, né bonus per andare via”, ha spiegato il dirigente. “Era convinto di poter cambiare le cose e credeva nel lavoro che stava portando avanti. La decisione di esonerarlo è stata dolorosa, sia a livello professionale che umano.”
Una separazione sofferta dopo un crollo inatteso
Il ritorno di Pioli sulla panchina viola, avvenuto la scorsa estate, avrebbe dovuto rappresentare un nuovo inizio. Invece il bilancio in campionato è stato impietoso: quattro pareggi e sei sconfitte nelle prime dieci giornate, un rendimento che ha reso inevitabile una riflessione interna profonda. Le trattative per una risoluzione consensuale non hanno portato a un accordo e la Fiorentina ha optato per l’esonero.
Goretti ha ammesso pubblicamente che la scelta è stata un’ammissione di responsabilità condivisa: “Quando si arriva a certe decisioni significa che tutti abbiamo commesso errori. Ma era necessario premere il tasto reset.”
Il presente si chiama Paolo Vanoli
A prendere in mano la squadra è stato Paolo Vanoli, tecnico reduce da esperienze convincenti e chiamato a risollevare un gruppo in difficoltà mentale e tecnica. Il debutto è stato incoraggiante: 2-2 a Genova in una partita combattuta e interpretata con garra.
“Abbiamo parlato con Vanoli, ascolteremo i suoi consigli e faremo di tutto per metterlo nelle condizioni migliori per affrontare questa sfida”, ha spiegato Goretti. “Il contratto è valido fino a giugno 2026 con opzione per il 2027. Non ci sono state difficoltà nelle trattative.”
“Resto qui come se dovessi farlo per dieci anni”
Nonostante l’instabilità degli ultimi giorni, Goretti ha mostrato sicurezza e chiarezza di ruolo: “Da oggi in avanti tutto è sotto la mia responsabilità. Lavorerò come se dovessi restare qui per dieci anni, anche se la mia avventura dovesse durare solo una settimana. Siamo consapevoli che la stagione sarà difficile e dovremo stringere i denti.”
La Fiorentina si trova infatti davanti a un percorso complesso, con una classifica pericolosa e una tifoseria delusa. La scelta di Vanoli e la determinazione di Goretti rappresentano il tentativo di ricostruire compattezza, identità e fiducia.
La società viola ora guarda avanti, consapevole che il margine d’errore è ridotto al minimo e che la stagione richiederà sacrificio, disciplina e unità.


