Svitolina denuncia il fenomeno delle minacce online nel tennis legate alle scommesse

tennis e scommesse

La tennista ucraina Elina Svitolina ha vissuto un’esperienza traumatizzante che purtroppo sta diventando sempre più comune nel mondo dello sport professionale. Dopo la sua eliminazione nei quarti di finale del torneo di Montreal per mano di Naomi Osaka, la campionessa è stata bersagliata da una pioggia di messaggi violenti e minacciosi da parte di scommettitori arrabbiati per aver perso le loro puntate. La situazione è degenerata al punto che Svitolina ha deciso di rendere pubblica questa vergognosa realtà, condividendo sui social network alcuni degli insulti più gravi ricevuti, incluse vere e proprie minacce di morte.

La reazione della tennista non si è fatta attendere: durante la conferenza stampa post-partita e attraverso i suoi profili social, ha voluto denunciare pubblicamente questo comportamento inaccettabile. “Prima di essere un’atleta, sono una madre”, ha dichiarato con fermezza, sottolineando come questi attacchi non colpiscano solo la sua figura professionale ma anche quella personale. Il suo appello è stato diretto e senza mezzi termini: ha definito “persone malate” gli autori di questi messaggi, invitandoli a riflettere su come si sentirebbero le loro madri nel leggere tali parole di odio.

Un fenomeno in crescita che minaccia l’integrità dello sport

Il problema delle molestie legate alle scommesse sportive rappresenta una piaga in continua espansione che sta investendo il mondo del tennis con particolare intensità. Le conseguenze negative delle puntate perdute si trasformano troppo spesso in aggressioni verbali e psicologiche nei confronti degli atleti, con le tenniste che risultano essere bersagli privilegiati di questi attacchi carichi di misoginia e violenza. Il fenomeno non si limita solamente al mondo digitale: sempre più frequentemente si registrano episodi di disturbo anche durante le partite, con spettatori che dalle tribune cercano di condizionare le performance degli atleti.

Le autorità sportive stanno cercando di arginare questa deriva attraverso l’implementazione di misure specifiche, che includono il blocco sistematico degli account social responsabili di contenuti violenti e la collaborazione con le piattaforme digitali per identificare e punire i responsabili. Tuttavia, la crescita esponenziale del betting online rende sempre più difficile controllare le reazioni scomposte di chi vede nelle sconfitte degli atleti la perdita dei propri soldi. La denuncia di Svitolina rappresenta un grido d’allarme importante che evidenzia come sia necessario un intervento più deciso per proteggere l’integrità dello sport e la dignità di chi lo pratica ai massimi livelli.

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