Vittoria in scioltezza per la Juventus di fronte al proprio pubblico, un 4-1 che racconta di una sfida mai messa in discussione.
L’Udinese è venuta a Torino sapendo che doveva fare una partita difensiva, ma le cose per loro si sono subito messe male. Alex Sandro con le sue discese sulla sinistra è stato una spina nel fianco. Troppa libertà concessa al terzino brasiliano e da una sua iniziativa nasce il vantaggio, poi bravo a concretizzare il giovane Kean.
Questo giovane italiano, classe 2000, ha già fatto vedere cose importanti nella Primavera e quando è stato chiamato in prima squadra si è sempre fatto trovare pronto. Questa sera è stato incontenibile, forse galvanizzato dalla presenza di Cristiano Ronaldo in panchina. Sicuramente è stato il migliore in campo.
La Juventus è stata nettamente rivoluzionata da Allegri, in vista del match contro l’Atletico di martedì. Un 3-5-2 che non ha visto in campo Dybala, Ronaldo e Mandzukic, elementi troppo importanti per rischiarli prima di una partita importantissima. Bernardeschi ha così avuto l’opportunità di giostrare su tutto il fronte d’attacco, fungendo da trequartista, in grado d’illuminare il gioco con lanci lunghi o in profondità per Kean o per gli esterni.
Udinese apparsa sin da subito rinunciataria, con poca capacità di servire le punte, ma anche gravi amnesia in difesa. Come nel caso della prima rete, ma ancora di più nella seconda. Kean è riuscito a recuperare un pallone nella trequarti, involarsi in area e colpire con un tocco d’esterno da grande giocatore.
Solo nella ripresa, con l’inserimento immediato di Lasagna, cambiando il modulo dal 3-5-2 al 3-4-3. Più aggressività, ma molto poco marcata, con difficoltà di manovra sugli esterni, poca profondità. La squadra è rimasta sempre molto chiusa, quasi avesse il timore di prendere altre reti. Poi con il poker bianconero hanno preso più coraggio, andando al tiro con De Paul e riuscendo a segnare la rete della bandiera con Lasagna.
L’ingresso di Dybala al posto di Matuidi ha portato ancora più in avanti il baricentro, facendo scalare sull’esterno Bernardeschi e facendo arretrare Alex Sandro. L’altro esterno di centrocampo è stato Spinazzola, entrato in pianta stabile dopo un lungo stop. Rugani e Caceres sono stati i due difensori centrali, oggi poco impegnati dagli avanti friulani. Hanno bisogno di altre prove, ben più impegnative.
Martedì ritorneranno i due pilastri, meno Barzagli, costretto ad un nuovo stop. Ci saranno i titolari, i giocatori più in forma, per tentare un’impresa che avrebbe dell’incredbile. Finché c’è vita, si può continuare a sperare…
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