Sono tutte dello stesso tenore le dichiarazioni dei protagonisti alla fine del match tra il Wolfsberger e la Roma, giocato ieri sera a Graz. Un 1-1 che poteva anche essere diverso alla fine della contesa. La qualificazione alla prossima fase, comunque, non è in pericolo, visto il pareggio nell’altra sfida del girone.
La Roma ha dimostrato di avere recepito le richieste del suo tecnico Fonseca, con il solito gioco offensivo. Ma come è stato detto dallo stesso mister portoghese è mancato qualcosa in fase realizzativa. Di parere un po’ diverso, invece Cristante, il mediano della squadra che proprio per il suo ruolo ha un maggiore occhio di riguardo per la fase difensiva. Secondo lui la squadra è rimasta un po’ troppo sbilanciata in avanti, favorendo in contropiedi pericolosi degli austriaci.
Coperto alle sue spalle da un mastino più solido di lui come Diawara, si è preso qualche licenza in più, andando a fornire assist ai compagni come nell’occasione per Zaniolo verso la mezz’ora della ripresa. La sua prestazione è stata piuttosto grigia, non ha riservato sorprese, anzi si è preso qualche licenza che ha provocato qualche ripartenza austriaca di certo non gradita.
L’utilizzo del turnover da parte di Fonseca ha reso più evidenti certi limiti della squadra. Nel suo 4-2-3-1, in difesa sono tornati la coppia Fazio e Mancini, mentre nelle zone esterne è stato dato spazio a Spinazzola e Santon. Ecco che in quelle porzioni di campo sono emerse delle differenze di rendimento particolari. Spinazzola è stato più vivo del suo dirimpettaio nell’altro lato, svolgendo il bello e il brutto della sfida. In occasione della rete del vantaggio è fortunato, oltre che bravo, a farsi trovare pronto dentro l’area. Ma anche lui , ad inizio ripresa, ha commesso un errore che ha aperto la strada all’invenzione di Liendl per il pareggio.
In avanti Zluivert e Zaniolo, sono i due esterni della trequarti offensiva, con Pastore che ha il compito di servire in profondità Kalinic. C’è un’asimmetria evidente tra le due catene laterali, con Spinazzola più avanzato rispetto a Santon, più attento alla fase difensiva e poco propositivo in avanti.
Il tecnico Struber opta per un 4-3-1-2, che gli permette di ostruire la manovra dal basso giallorossa. Liendl è il più attivo dei suoi, ma tutto il gruppo si muove per non dare superiorità numerica ai giallorossi. L’intento si trasforma in realtà, tanto che la Roma ha notevoli difficoltà nella costruzione di una manovra ampia ed efficace. L’uscita dal pressing dei giallorossi è spesso fatta male, piena di difetti, una squadra che ha fatto dei notevoli passi indietro rispetto alle ultime uscite.
Domenica arriva il Cagliari, c’è la possibilità e l’augurio di vedere un approccio totalmente diverso all’incontro.
I MIGLIORI
MIRANTE 7,5: una certezza tra i pali, per esempio quando al ventunesimo minuto del primo tempo vola per fermare una deviazione pericolosa del suo compagno Fazio
ZANIOLO 6,5: la sua prova è più che decente. Impegna il portiere avversario con un sinistro che non mette troppa paura. Inoltre si fa vedere in difesa con un paio di recuperi importanti.
KALINIC 6: considerando che è la sua prima da titolare, il croato non sfigura. Non si limita a concludere, ma va a cercarsi i palloni fino a centrocampo. Potrà risultare utile per la stagione.
I PEGGIORI
PASTORE 4,5: il giocatore passeggia per il campo, non è mai incisivo, a parte l’assist per la rete successiva di Spinazzola da calcio d’angolo. Non ha il ritmo giusto, il pallone fatto girare è una magra consolazione.
KLUIVERT 5: velocissimo sulla fascia, riesce a creare scompiglio con i suoi movimenti, ma poi si perde in controlli finali e l’azione sfuma.
CRISTANTE 5: anche lui decide di complicarsi la vita, favorendo ripartenze abbastanza pericolose da parte degli austriaci.
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