La favola per i nerazzurri termina in finale, con una sconfitta di misura in una partita super equilibrata

Match caratterizzato dal lungo giro palla del City ma dalle poche occasioni; entrambe le squadre sentono la tensione della finale ed evitano di mostrare il fianco all’avversario. L’Inter accetta il possesso palla avversario ma con il giusto pressing tiene lontani i pericoli. Dopo un primo tempo spento, nella ripresa le cose non sembrano cambiare; fino a quando Rodri, al 68′, sblocca lo stallo e porta in vantaggio i suoi. I nerazzurri subiscono il colpo ma la reazione arriva, con determinazione si presentano ripetutamente davanti a Ederson ma la poca cattiveria sotto porta, specie di Lukaku, non smuove il risultato e consegna la Champions agli inglesi.

Il City di Guardiola e dei soldoni arabi porta a termine il Treble tanto agognato. Dall’altra parte, gli uomini di Inzaghi si devono arrendere quando fa più male ma con la consapevolezza di aver dato tutto, disputando una gran finale.

Migliori e Peggiori Manchester City

MIGLIORI

Rodri 7,5: mette ordine quando serve e come se non bastasse firma la rete che porta la coppa a Manchester.

Stones 7: corre tantissimo, creando fastidi ai nerazzurri per questa sua posizione non posizione.

Bernardo Silva 6,5: quando la palla è tra i suoi piedi il pericolo è sempre in agguato.

Ederson 6,5: non pulitissimo in alcune uscite con il pallone; sul finale, con un po’ di fortuna, riesce a mantenere la porta inviolata.

PEGGIORI

Haaland 5: l’uomo più atteso viene totalmente annullato da Acerbi.

Grealish 5: tenta spesso la giocata con pochi risultati, quello che gli riesce meglio è protestare.

Migliori e Peggiori Inter

MIGLIORI

Acerbi 7: si divora Haaland, gli sta addosso dal primo all’ultimo minuto lasciandogli solo le briciole.

Dimarco 6,5: attento in fase difensiva, rapido e lucido nelle ripartenze.

Onana 6,5: attento e sicuro quando è chiamato a intervenire.

Darmian 6,5: partita di una pulizia totale, non sbaglia un singolo intervento.

PEGGIORI

Lukaku 5: entra per spaccare la partita e invece si divora un goal a pochi metri della porta.

Calhanoglu 5: la tensione la fa da padrone; non incide né in fase di possesso né in fase di interdizione.