Triste fine per Robinho, condannato oggi a 9 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo. Lo stupro è avvenuto il 22 gennaio 2013 in una discoteca di Milano e Robinho, assieme ad altri, ha abusato di una ragazza albanese che all’epoca aveva 22 anni. Robinho era alla terza stagione al Milan e stava vivendo una parabola discendente che lo avrebbe portato, dopo due anni, a lasciare il Milan. Attualmente Robinho gioca nell’Atletico Mineiro.
Già nel 2009 il calciatore brasiliano era stato coinvolto in una vicenda simile ed era stato accusato di violenza sessuale di gruppo ma era stato prosciolto. Questa volta è arrivata la condanna e ora bisognerà capire le modalità in cui verrà scontata la pena.
Non è la prima volta che un calciatore viene condannato per violenza sessuale. Nel 2014, Alexis Zarate è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere per abusi sessuali, nel 2011 era toccato ad Amantino Mancini, condannato a due anni e mezzo di prigione con rito abbreviato per aver abusato di una ragazza brasiliana conosciuta a una festa di Ronaldinho.
Nel 2015 l’onta della condanna è ricaduta su Matteo Sereni, ex portiere di Torino, Lazio e Sampdoria, condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per abusi sulla loro bambina che sarebbero avvenuti nel 2009. Il 19 luglio di quest’anno il portiere è stato assolto.
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