Una notizia che in parte era attesa dopo la stagione disastrosa del suo Hellas Verona, ormai condannato alla retrocessione nella serie cadetta, ma ora l’addio al calcio giocato di Luca Toni è di fatto stata ufficializzata dallo stesso attaccante in conferenza stampa: “Dopo un po’ di riflessioni e tanti anni di calcio ho pensato che domenica sarà la mia ultima partita da giocatore professionista, sono un po’ emozionato, è stata una decisione difficile e sofferta ma sono arrivato alla fine con il calcio giocato. È qualche settimana che ci penso, non sono state settimane facili. Al Bentegodi, contro la Juventus, sarà la mia ultima partita“. Toni ha anche avuto modo di accennare al rapporto difficile avuto con Gigi Del Neri quest’anno, una sintonia mai creata tra il tecnico e il suo bomber che forse sta alla base degli insuccessi in campionato della compagine scaligera: “Con Delneri non ho mai avuto un bel rapporto, si sa, però non è questo il posto per parlare delle sue scelte. Questa stagione è stata una sconfitta per entrambi”.

Toni lascia il calcio con 323 reti all’attivo tra squadre di club e Nazionale, 156 di queste realizzate in Serie A, quattro titoli di capocannoniere vinti, uno in B, uno in Bundesliga con la maglia del Bayern di Monaco e due in Serie A, l’ultimo dei quali proprio con la maglia dell’Hellas Verona la scorsa stagione a pari merito con Mauro Icardi. A livello di palamares come dimenticare ovviamente la Coppa del Mondo vinta in Germania da protagonista oltre al Meisterschale alzato da cannoniere assoluto capace di stregare una tifoseria esigente e innamorata come quella del Bayern. Dopo tanta gavetta in B ed esperienze incredibili come quelle di Palermo, Firenze e appunto Monaco, Toni sfiora anche lo Scudetto con la Roma dove ha lasciato un ottimo ricordo nonostante sia rimasto soltanto sei mesi. Dopo le parentesi non troppo felici con Genoa, Juventus e Al Nasr, Toni chiude la sua brillante carriera proprio a Verona, città a cui comunque l’ariete azzurro ha dato tanto e dove sarà ricordato per essere il miglior goleador assoluto in A della squadra, sia complessivamente che per stagione singola.