Il Presidente FISI, Flavio Roda, ha inoltrato la richiesta alla FIS, che deciderà il prossimo 1° luglio
La notizia era nell’aria, dopo le anticipazioni del Presidente del CONI, Giovanni Malagò; adesso c’è l’ufficialità. La FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), tramite il Presidente Flavio Roda, ha chiesto alla FIS (Federazione Internazionale Sci) di rinviare i Mondiali di Sci Alpino di Cortina d’Ampezzo dal febbraio 2021 al marzo 2022.
La Federazione Internazionale si pronuncerà in merito il prossimo 1° luglio. Così il Presidente Roda: “Il nostro auspicio è che si prenda la decisione di rinviare il Mondiale. Sponsor e pubblico si aspettano che Cortina presenti un Mondiale di altissimo livello, sia sotto il punto di vista organizzativo sia dello spettacolo“.
“Penso che, spostando in avanti l’appuntamento con il Mondiale, sia possibile mettere in atto quanto di meglio la tradizione e l’esperienza organizzativa italiane sanno fare, spianando al contempo nel migliore dei modi la strada verso Milano-Cortina 2026“, ha aggiunto.
Questa invece la nota della FISI: “Il Consiglio FIS (Federazione Internazionale dello Sci) di oggi (ieri, ndr) ha rappresentato uno dei momenti di maggior condivisione dell’intera storia del movimento degli sport invernali italiani.
L’Italia dello sci alpino, unita in un unico corpo con tutte le istituzioni che compongono la Fondazione Cortina 2021: Governo, Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Cortina, CONI e Federazione Italiana Sport Invernali, si è infatti presentata davanti al massimo consesso dello sci internazionale, per proporre il rinvio dei Campionati Mondiali di Cortina al 2022.
Il Consiglio FIS ha preso in attenta considerazione la proposta italiana, ripromettendosi di valutarne ogni aspetto e quindi di assumere una decisione definitiva il prossimo 1 luglio. La volontà italiana è quella di portare a compimento un grande evento sportivo, nelle migliori condizioni possibili e, soprattutto, il più possibile al riparo dalle code della pandemia che sta condizionando l’operatività mondiale, da qualche mese a questa parte.
La cancellazione delle Finali di Coppa del Mondo di sci alpino programmate per lo scorso marzo ha già causato ingenti danni economici e d’immagine, in più non c’è stata l’opportunità di testare tutte le nuove infrastrutture e i piani operativi previsti per i Mondiali in programma nel febbraio del 2021. Sono infine andati persi gli introiti che sarebbero derivati dai diritti TV e dalle partnership che non hanno potuto essere onorate in termini di visibilità.
Essendo la Fondazione un ente no-profit, CONI e FISI hanno provveduto a garantirle liquidità, grazie a prestiti bancari presso l’Istituto di Credito Sportivo rispettivamente per 5 e 14 milioni di Euro.
A 9 mesi dal via del Mondiale, come richiesto dalla stessa FIS, Fondazione – e tutti i suoi stakeholders – dovrebbero essere pronti, flessibili e in grado di gestire ogni tipo di situazione che si venisse a presentare: dallo svolgimento dei Mondiali a porte chiuse, ad una possibile cancellazione dell’evento sotto data. Un’eventualità – quest’ultima – che Fondazione non può permettersi di affrontare e che porterebbe ad una perdita secca di oltre 30 milioni di Euro.
In particolar modo, una cancellazione all’ultimo momento sarebbe una grave danno per la promozione dello sci alpino sulle montagne italiane, così come non sarebbe possibile per la Federazione affrontare una perdita finanziaria che andrebbe ben aldilà delle esposizioni presso il Credito Sportivo”.
Un eventuale via libera della FIS comporterebbe una particolarità di non poco conto, vale a dire la disputa dei Mondiali di Sci Alpino subito dopo le Olimpiadi Invernali di Pechino 2022, in programma dal 4 al 20 febbraio. Questa eventualità ha portato Federica Brignone ad esprimersi in senso contrario allo slittamento dei Mondiali.
“Il Mondiale di Cortina perderebbe tanto. Quando hai due grandi eventi così ravvicinati perdono entrambi di attenzione” – ha spiegato la 29enne di Milano, vincitrice nella stagione 2019/20 della Coppa del Mondo Generale e di quelle di Slalom Gigante e Combinata – “Rinviare i Mondiali sarebbe veramente un peccato“.
La Brignone considera, a suo modo di vedere, prematura la richiesta della FISI: “Sarebbe un peccato anche dover gareggiare senza pubblico, considerando che, per me, sarebbe il primo grande evento in casa. Credo , però, che sia ancora fattibile fare i Mondiali l’anno prossimo. Per me è un po’ prematuro chiedere il rinvio“.
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