Buon colpo del Livorno, che ha preso in prestito con diritto di riscatto il polacco Tomasz Kupisz, esterno destro classe 1990. Il giocatore arriva dall’Ascoli si è già allenato con i suoi nuovi compagni di squadra. Si tratta di un rinforzo importante, poiché Kupisz può ricoprire anche il ruolo di trequartista e dunque potrebbe sostituire Diamanti qualora il capitano non possa scendere in campo.
Kupisz gioca in Italia dal settembre del 2013: acquistato dal Chievo, è passato un anno e mezzo dopo al Cittadella e ivi ha totalizzato 4 gol in 19 partite. Ha cambiato squadra ogni anno (Brescia, Novara, Cesena ed Ascoli) racimolando altre 107 gare e 11 gol.
In giornata si è consumato anche il divorzio dal mediano Alessandro Bruno, mediano classe 1983 che ha lasciato il Livorno dopo un anno e mezzo rescindendo il suo contratto. Subito dopo lo svincolo, l’esperto centrocampista ha rilasciato dichiarazioni molto dure: “Questa piazza mi resterà nel cuore, ma dalla società mi aspettavo un altro tipo di riconoscenza. Ho accettato la sfida promozione e l’abbiamo conquistata, ma per la B c’erano ben altre aspettative. Volevo restare qui per anni e aiutare la squadra a centrare obiettivi sempre più prestigiosi, ma dopo la gara col Lecce la mia posizione è diventata instabile. La Società mi ha fatto intendere di avere progetti in cui non rientravo e quindi ho deciso di andarmene, ma ciò non cancella lo splendido rapporto con la tifoseria. Lucarelli mi ha sempre detto che mi trovavo ai margini per scelte dall’alto e non tecniche, ma mi ha dato la possibilità di allenarmi in gruppo. Le poche partite giocate sono state frutto del duro lavoro. Tante cose non mi sono andate giù: non solo non ci è stato concesso il premio promozione, ma si sono mandati via tutti gli artefici del successo. Non è una questione economica, ma umana: non si tratta così chi ha contribuito alla causa. Mi sarei aspettato almeno una chiacchierata, un discorso franco in cui mi si facesse capire come stavano le cose, invece nulla. I bei ricordi resteranno, il più bello resterà l’invasione di campo a Serie B acquisita. Peccato che gli Spinelli neanche la festa siano riusciti a organizzare, si sono confermati una proprietà assente in ogni circostanza“.
Queste durissime parole mostrano quanto un presidente autoritario e poco competente possa essere dannoso: la squadra allestita per questo torneo non era assolutamente competitiva per via del non riuscito mix tra giocatori fin troppo esperti e altri con scarsa esperienza, infarcita anche di giocatori poco funzionali. Ora si sta provando a porre rimedio e si spera che gli aggiustamenti portino alla salvezza.
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