L’Acchiappasogni si ritira. Così è stato soprannominato da Roberto Scarpini, direttore di Inter Channel, Julio Cesar. Il portiere brasiliano ha deciso di dare l’addio al calcio giocato dopo più di vent’anni di carriera. E chiuderà nella squadra in cui ha iniziato nel 1997, il suo amato Flamengo.
Per i tifosi interisti, Julio Cesar è stato “il portiere”. Dopo Zenga e Pagliuca, era difficile entrare nel cuore dei tifosi nerazzurri ma Julio c’è riuscito con forza, vigore, determinazione. Dal 2005 al 2012, con la maglia nerazzurra ha vinto tutto e negli anni bui dopo il Triplete ha deciso di cambiare aria.
Queen Park Rangers, Toronto, Benfica e Flamengo le sue mete successive. In mezzo, 87 presenze con la maglia della nazionale brasiliana e applausi a scena aperta da ogni tifoseria. Le parate di Julio Cesar hanno scandito l’esistenza dei tifosi nerazzurri a cavallo degli anni 2010.
Il rigore parato a Ronaldinho, le parate in semifinale con il Barcellona. Non c’è tifoso nerazzurro vissuto in quegli anni che non lo ricordi con entusiasmo, ai più sentimentali scenderà anche una lacrimuccia.
Per i tifosi interisti, Julio Cesar è intoccabile come Buffon per gli juventini. Un simbolo nerazzurro, una leggenda, un portiere da sogno. Sì, proprio così. L’Acchiappasogni. Così è stato e così sarà per sempre. Grazie, Julio…
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