Il momento di dire addio, prima o poi, arriva per tutti. Anche per chi, con le sue prodezze e i suoi gol, ha segnato in modo rilevante gli ultimi 20 anni del calcio tedesco ed europeo. Parliamo di Claudio Pizarro, di professione attaccante, che due giorni fa ha annunciato il ritiro dal calcio giocato dopo aver visto realizzarsi l’ultima impresa della propria carriera sportiva: la salvezza del Werder Brema nello spareggio contro l’Heidenheim.
Una vita quella spesa per i verdi di Germania, tra ritorni e periodici addiii per un amore che si è mantenuto solido e costante nel tempo. Un legame che porta impresse cifre importanti: 153 gol in 350 presenze e l’onore di essere diventato il marcatore più longevo nella storia della Bundesliga, con i suoi 40 anni e 136 giorni, grazie a un gol messo a segno contro l’Herta Berlino il 16 febbraio del 2019. Nonchè quello di essere diventato il secondo miglior marcatore straniero della Bundesliga, dietro un certo Robert Lewandowski, avendo messo a segno 197 reti nel massimo campionato tedesco.
Eppure, i successi del “Barbaro” non appartengono alla storia del Werder Brema: per raggiungere gli allori più prestigiosi anche Pizarro è stato costretto ad accettare le lusinghe del club più titolato di Germania, il Bayern Monaco, con il quale ha giocato in due periodi differenti tra il 2001 e il 2007 e il 2012-2015, vincendo sei campionati, cinque Coppe di Germania, due Coppe di Lega tedesca, una Supercoppa di Germania e quattro titoli internazionali: una Coppa intercontinentale, una Champions League, una Supercoppa europea e un Mondiale per club. Questi ultimi tre da attaccante “di scorta” sempre disposto a farsi trovare pronto alle spalle di Mandzukic prima, e Lewandowski poi, compartecipando alla memorabile stagione che consegnò al Bayern di Heynkes uno storico triplete.
Un ruolo da comprimario che ha accettato di ricoprire anche quest’anno nella sua squadra del cuore, il Werder, per fare da chioccia ad un giovane Milot Raschica in rampa di lancio. Pizarro ha appeso gli scarpini al chiodo consapevole di aver concluso nel migliore dei modi la stagione più tribolata nel passato recente del Brema. Con il Werder il peruviano si è tolto anche la soddisfazione di vincere una Coppa di Germania (la sesta per lui) nel 2009. Ad inizio anno aveva annunciato la volontà di ritirsarsi e portare il Brema in Europa dopo nove anni di assenza. La promessa è stata mantenuta a metà, ma per tutto ciò che ha fatto e rappresentato per il club, Pizarro rimane scolpito nella storia del calcio tedesco e nel cuore di tutti i tifosi del Werder Brema.
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