Ennesimo autogol della Figc, che ha ripescato Catania e Novara in Serie B e, probabilmente, farà lo stesso con il Siena. La decisione della Corte Federale d’Appello è arrivata poche ore fa ed infrange le speranze di vedere un torneo a 19 o 20 squadre.
La decisione ha scatenato enormi festeggiamenti nella Sicilia rossoblu, la cui assenza ai piani nobili del calcio si protraeva dal 2015, anno in cui venne scaraventata in C per una vergognosa storia di combine sfociata in un’inchiesta giudiziaria chiamata “i treni del gol” (nome dovuto alla terminologia, volutamente criptica, usata dai vari indagati); il Novara, invece, è retrocesso al termine dell’ultima stagione per via dei tanti punti buttati via nel corso del torneo. Le due squadre sono state ripescate per tappare i buchi lasciati dai fallimenti di Bari e Cesena. Non hanno beneficiato del ripescaggio, invece, Pro Vercelli (poiché non si costituì parte interessata in primo grado), Ternana ed Entella (in quanto già ripescate in passato).
Per quanto riguarda il Siena, fallito nel 2014 a causa del crack della Montepaschi, si dovrà attendere l’esito del ricorso presentato dall’Avellino presso il Tar del Lazio, che dovrà decidere celermente se far cadere il vizio di forma che penalizza gli irpini oppure no. Come il Catania, anche il Siena è uscito sconfitto dai playoff ed è attualmente favorito in caso di ripescaggio.
Come capita sempre, però, è ovvio che le escluse non vorranno arrendersi e sarà tempo di ricorsi. Per evitare tutto ciò, non era meglio lasciare così le cose spiegando come e perché un campionato a 20 squadre sarebbe stato più giusto, soprattutto per evitare situazioni come quelle di questa estate?
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