Arriva finalmente il comunicato del Napoli dopo il caso ammutinamento dei giocatori, che avevano disertato il ritiro dopo il pareggio contro il Salisburgo
Adesso è guerra. Basta carota, si userà il pugno duro. La società non ci sta a fare una brutta figura e risponde con i fatti alle azioni, perché così come i giocatori si sono presi le responsabilità di un vero e proprio ammutinamento, così dovranno accogliere le conseguenze.
Ma andiamo con ordine. Dopo la sconfitta contro la Roma, il presidente Aurelio De Laurentiis aveva imposto il ritiro fino alla partita di domenica 10 contro il Brescia per cercare di ovviare ad una crisi talmente profonda da far registrare il peggior inizio di stagione negli ultimi sette anni.
Sin da subito, però, la squadra si è rivoltata contro, almeno con le parole. Era stato il tecnico, Carlo Ancelotti, ad evidenziare il disaccordo in conferenza stampa, affermando che, come dipendenti, erano obbligati ad assecondare il proprio datore di lavoro e accettare questo “serrate i ranghi” imposto dall’alto.
La partita contro il Salisburgo è finita solo con un pareggio, che non rovina il cammino in Champions League, visto che basterebbe un punto per essere sicuri della qualificazione agli ottavi di finale. Inoltre, la prestazione della squadra è sembrata convincente, tanto da far credere allo spogliatoio che il ritiro fosse finito.
Ma non è stato così. Infatti, mentre il presidente non ha potuto salutare la squadra dopo la partita, una volta recatosi nello spogliatoio, il figlio Edoardo ha confermato il continuo del ritiro fino al weekend.
La decisione della società ha portato ad un vero e proprio ammutinamento da parte dei giocatori, che avevano già fatto sapere ad Ancelotti di voler sospendere il ritiro e hanno comunicato la propria decisione al figlio del presidente, che non ha potuto fare altro che prenderne atto.
Mentre i giocatori tornavano nelle rispettive case, Ancelotti non si è presentato davanti alla stampa, violando il regolamento Uefa, nonché decidendo di recarsi, insieme al suo staff, a Castel Volturno per continuare il ritiro, come imposto dalla società.
Stamattina i giocatori si sono regolarmente presentati per l’allenamento odierno. Da parte sua, Ancelotti ha parlato con il ds Mario Giuntoli, con il quale è stata presa la decisione che i prossimi eventuali ritiri saranno indetti esclusivamente dall’allenatore e, soprattutto, che verranno presi provvedimenti nei confronti della squadra.
E’ molto probabile che il Napoli procederà a fare causa ai giocatori per tutelare i propri diritti, violati nelle ultime ore. Da parte sua, la squadra rischia una riduzione del 5% dello stipendio. Tutto questo si aggiunge al silenzio stampa indefinito indetto dalla società.
Infine, circolano voci su un futuro sempre più in bilico per Ancelotti, oscillante tra esonero e dimissioni. Addirittura, si parla di una trattativa in corso per rescindere il contratto per inadempienza da parte dell’allenatore, che per il momento andrà avanti almeno fino alla sfida contro il Brescia.
Ecco il comunicato ufficiale:
La Società comunica che, con riferimento ai comportamenti posti in essere dai calciatori della propria prima squadra nella serata di ieri, martedì 5 novembre 2019, procederà a tutelare i propri diritti economici, patrimoniali, di immagine e disciplinari in ogni competente sede. Si precisa inoltre di aver affidato la responsabilità decisionale in ordine alla effettuazione di giornate di ritiro da parte della prima squadra all’allenatore della stessa Carlo Ancelotti. Infine comunica di aver determinato il silenzio stampa fino a data da definire
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