Il Coronavirus continua a mietere, oltre che vittime – per fortuna di meno rispetto a prima – anche rinvii di partite.
E’ ufficiale il rinvio anche di Sampdoria-Verona, inizialmente dislocata come posticipo serale di Lunedì 2 Marzo, che viene a sua volta rinviata al 13 Maggio, come le altre 5 gare della 26^ giornata.
Questa la decisione presa dalla Lega Serie A, nella veste del Presidente Gabriele Gravina.
Una decisione improvvisa e, a dire il vero, inaspettata, sia perché, ad oggi, la Liguria non sembrava essere zona interessata – vedasi Genoa-Lazio, lunch match della scorsa giornata, giocato regolarmente.
Sia perché fa sorgere una sorta di incidente diplomatico fra i vertici dirigenziali del calcio italiano e quelli della politica italiana.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti aveva pubblicato, alle ore 18:55 di Domenica 1 Marzo, un tweet sul suo profilo Twitter ufficiale, nel quale affermava che il match si sarebbe regolarmente giocato a Marassi a porte chiuse.
Decisione della Lega che costringe quindi il governatore ligure a rimuovere il post sul social.
Oltre a costringere la squadra dell’Hellas, arrivata a Genova con staff e dirigenti al seguito alle 19 di Domenica, a rifare i bagagli e prendere anzitempo la via del ritorno.
Ora entrambe le formazioni entrano nel novero delle squadre di questa Serie A costrette a recuperare 2 match.
Lo scorso turno l’Hellas avrebbe dovuto ospitare il Cagliari, match che recupererà l’11 Marzo, mentre la Samp doveva giocare a San Siro contro l’Inter.
Questa ultima gara rinviata a data ancora da destinarsi per via della difficoltà nell’incastrare le esigenze di calendario con i tanti impegni dei nerazzurri – fra Coppa Italia ed Europa League.
Ennesimo forfait di una vicenda per la quale ancora in Lega si fa fatica a trovare soluzioni.
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