Non vinceva in campionato dalla fine dello scorso mese di settembre la Juventus, quando all’Allianz Stadium spazzò via il Torino nel derby, ma, ieri, con sofferenza, grinta e coraggio, sotto di un uomo per un’ora, è tornato il successo contro l’Udinese.
Alla Dacia Arena di Udine, la squadra di Massimiliano Allegri scivola sotto nel punteggio dopo appena dieci minuti, con una bella conclusione di Perica, e subito le incertezze delle ultime uscite in Serie A sembrano riemergere ed attanagliare i bianconeri, ed invece la reazione è pronta ed immediata con la Juventus che si riversa nella metà campo avversaria per recuperare lo svantaggio.
Il gol del pari è una sfortunata deviazione nella propria, con un colpo di testa su calcio d’angolo, di Samir, ma la prestazione dello stesso precipita quando in occasione del 1-2 si fa saltare senza difficoltà da Cuadrado che crossa per l’inserimento perfetto di Khedira.
Il tedesco si rivelerà successivamente “man of the match”, ma prima la Juventus è chiamata ancora a soffrire nel momento in cui rimane in 10 per una severa doppia ammonizione per Mandzukic e, compassata, subisce le azioni offensive dell’Udinese, non sempre brillanti ma talvolta pericolose soprattutto grazie all’estro di Jankto.
Il gol dell’Udinese sembra nell’aria ed arriva infatti all’inizio della ripresa grazie al colpo di testa di Danilo che batte Buffon, già straordinario su un paio di interventi precedenti.
Nel momento di maggiore difficoltà, la Juventus tira fuori l’orgoglio e tutto il suo potenziale che, anche in 10, è più pericoloso e brillante di quello della squadra di Delneri, e si riversa di nuovo nella metà campo dell’Udinese in cerca della vittoria.
Il gol che vale il successo lo consegna Rugani, ancora di testa, ed è solo il primo di quattro che la Juventus segna in inferiorità numerica dilagando nella parte conclusiva del match con una doppietta di Khedira che gli vale la prima tripletta della carriera, ed un’ultima conclusione di Pjanic.
Un successo largo ma sofferto, che dà morale e convinzione, che ha costretto la Juventus a lottare con umiltà e carattere per portare a casa, di nuovo dopo due piccoli passi falsi, 3 preziosissimi punti.
TABELLINO
UDINESE (4-4-2): Bizzarri; Ali Adnan (Dal 72′ Larsen), Danilo, Nuytinck, Samir (Dal 67′ Pezzella); De Paul, Hallfredsson, Fofana, Jankto; Maxi López, Perica (Dall’81’ Bajic). All. Delneri
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner (Dal 87′ Bernardeschi), Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado (Dal 79′ Barzagli), Dybala (Dal 68′ Douglas Costa), Mandzukic; Higuain. All. Allegri
Arbitro: Doveri di Roma
Gol: 8′ Perica (U), 14′ aut. Samir (U), 20′, 59′ e 87′ Khedira (J), 48′ Danilo (U), 52′ Rugani (J), 90′ Pjanic (J)
Ammoniti: Adnan, Samir, Perica, Danilo, Hallfredsson, Cuadrado, Fofana.
Espulsi: al 26′ Mandzukic (J) per proteste. Allontanato Delneri (U) al 50′ per proteste.
MIGLIORI
Khedira 8: prima tripletta in carriera che vale tre punti cruciali per la Juventus che torna a vincere in campionato. Coniuga alla perfezione quantità e qualità dimostrandosi comunque indispensabile per questa squadra che ha dimostrato a volte di soffrire la sua assenza in questo inizio di stagione.
Buffon, Rugani e Pjanic 7,5: Gigi è una garanzia anche in questo inizio di stagione nel quale la Juventus sembra ballare di più in difesa e subisce decisamente più reti. Tuttavia i suoi interventi, brillanti e spesso decisivi non mancano mai, riuscendo ancora una volta a confermarsi tra i migliori nel suo ruolo. Il difensore ex Empoli gioca finalmente da titolare con Allegri che gli chiede cattiveria e grinta negli interventi, nelle chiusure oltre a coraggio e convinzione. Lui risponde presente nonostante il piccolo errore in uscita da cui nasce l’1-0 dell’Udinese, al quale fa seguire una prestazione maiuscola condita anche dal gol partita. Pjanic continua a regalare prestazioni convincenti sembrando sempre più al centro del gioco e del progetto, un ruolo ed una fiducia che lui ripaga sul campo, con le sue incredibili giocate.
Perica e Jankto 6,5: il primo segna, il secondo ci va vicino in un paio di occasioni ma sono le note più positive di una squadra che ha lottato, ci ha creduto, ma ha finito per disintegrarsi in superiorità numerica davanti al proprio pubblico. Evidentemente c’è qualcosa che non va.
PEGGIORI
Mandzukic 5: battibecca un po’ con Adnan spinto dal suo solito e spesso lodato agonismo, beccandosi un giallo severo perché forse in debito di un rigore. Ingenuo nel faccia a faccia con l’arbitro, il secondo è più che corretto.
Samir 4,5: rimette prontamente in carreggiata la Juventus, balla continuamente nel duello sempre perso con Cuadrado e si fa pure ammonire. Difficile fare peggio, ma come lui, è insufficiente l’intera linea difensiva.
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