In attesa che l’ottava giornata di Serie A si completi col posticipo del lunedì tra Palermo e Torino in programma allo stadio Barbera, iniziamo ad analizzare i top e i flop delle gare fin qui disputate, sfide che hanno visto la conferma della Juventus in testa alla classifica dopo la vittoria non così semplice ai danni dell’Udinese e il trionfo della Roma a Napoli, successo che ha garantito ai giallorossi la seconda piazza in classifica a pari merito del Milan. I rossoneri, con i tre gol rifilati all’ottimo Chievo di Maran, tornano ad occupare il secondo posto dopo ben cinque anni e sabato ospitano proprio la Vecchia Signora a San Siro in un match dal sapore sempre particolare.
I TOP
Paulo Dybala – Non è stato un inizio di stagione così semplice per l’ex rosanero ma che le qualità indiscusse del giovane argentino venissero fuori alla distanza era una certezza quasi assoluta. Contro l’Udinese, in assenza di Higuain, prende per mano la Juventus e la trascina alla vittoria con un perfetto calcio di punizione e un rigore realizzato, un successo che permette ad Allegri di avvicinarsi con maggiore fiducia alla sfida con il Lione in Champions e con il Milan in campionato.
Edin Dzeko – Il gigante bosniaco trova posto nella nostra speciale classifica per la seconda settimana consecutiva e lo fa grazie ad un’altra prestazione sontuosa in quel di Napoli. Una doppietta, il solito grande lavoro per la squadra e anche qualche gol sbagliato di troppo che hanno spinto Luciano Spalletti a pungerlo quel tanto che basta per stimolarlo ulteriormente e trasformarlo definitivamente in un bomber di una squadra da Scudetto.
Vincenzo Montella – Più che premiare un singolo giocatore di un Milan tornato improvvisamente grande, abbiamo voluto premiare il direttore d’orchestra della compagine rossonera, un allenatore che pur non avendo elementi di straordinaria qualità a disposizione è riuscito a dare un’identità alla squadra (a differenza di De Boer), elemento indispensabile in una Serie A così povera di talenti, Juventus a parte.
I FLOP
Mauro Icardi – In una giornata nefasta per tutto l’ambiente neroazzurro, l’attaccante argentino sbaglia un calcio di rigore e aggrava ancor di più il suo rapporto con la parte più calda del tifo interista, già adirata per la questione relativa alle dichiarazione contenute nella sua autobiografia.
Frank De Boer – Si tratta di una bocciatura strettamente legata alla precedente nel senso che fa riferimento allo stesso contesto. L’Inter, nonostante le spese pazze in estate, non è ancora una squadra e il tecnico ha per forza di cose le maggiori responsabilità in questo senso: la sua mano ancora non si vede, neppure lontanamente, e i numeri dimostrano questo iniziale insuccesso in maniera abbastanza inequivocabile come è indicato dai soli 11 punti in classifica e il disastro in Europa League.
Manolo Gabbiadini – La prima da ‘titolare’ inamovibile dopo l’infortunio di Milik è stata da dimenticare. Contro la Roma l’attaccante azzurro non ne azzecca una e viene così sostituito nel corso della ripresa lasciando ipotizzare come in futuro ci sia la possibilità che Sarri ricorra all’ipotesi Mertens falso nueve. Ovviamente bisogna lasciare all’ex Samp altre opportunità di dimostrare le sue qualità anche se senza dubbio qualche problemino di ‘responsabilità’ è riscontrabile nel centravanti partenopeo. Sono attesi in ogni caso nuovi esami importanti a cominciare dalla sfida in Champions contro il Besiktas.
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