Una finale mai in discussione quella che ha concluso l’ultimo Premier Mandatory della stagione, il WTA di Pechino, e che ha visto Caroline Wozniacki trionfare su Anastasia Sevastova.

Otto anni dopo il primo successo in Cina, Wozniacki conquista nuovamente Pechino e lo fa in grande stile, al termine di una settimana nella quale non ha ceduto nemmeno un set.

(Fonte: Profilo Twitter Ufficiale WTA Tour)

Troppo più concreta, continua nel suo gioco regolare da fondo campo e che, negli ultimi mesi, era un po’ svanito di fronte a troppi strani errori gratuiti.

Dopo il successo ad Eastbourne nello scorso mese di giugno, Wozniacki aveva incontrato non poche difficoltà a vincere anche solo due match consecutivi nei successivi tornei disputati, rimediando brutte figure negli appuntamenti più importanti come gli Us Open o, da ultimo, il Premier 5 di Wuhan.

Ma a Pechino la numero due del mondo ha ritrovato il suo miglior tennis e lo ha fatto nel momento più importante, ovvero quando era da confermare una qualificazione alle WTA Finals di Singapore quasi certa, ma soprattutto poco prima di dover difendere il successo di dodici mesi fa proprio nel “torneo delle Maestre”.

Nulla da fare per la lettone Sevastova, protagonista di una seconda parte di stagione comunque da incorniciare con la prima semifinale slam a New York, il titolo a Budapest e la prima finale Premier proprio a Pechino.

Ma Wozniacki, vincente in tutti e quattro i precedenti contro la lettone, ha disputato la partita perfetta trionfando con un duplice 6-3 che poteva essere ancora più netto se Sevastova non avesse avuto una reazione d’orgoglio quasi ai titoli di coda del match.

(Fonte: Profilo Twitter Ufficiale WTA Tour)

Ma alla fine il successo è finito nelle mani della danese che ha così conquistato il terzo titolo della stagione, dopo il prestigioso successo slam a Melbourne ed i già citato trionfo di Eastbourne, ma soprattuto il numero 30 di una carriera davvero splendente.

Ora, la prova più difficile della stagione, difendere il trionfo di Singapore di un anno fa contro le altre migliori sette giocatrici del mondo, non sarà semplice, ma presentarsi così era il miglior biglietto da visita possibile per la campionessa in carica.