Già al quarto giorno del torneo la campionessa uscente, colei che dodici mesi fa trionfò nello storico slam su erba di Wimbledon, ha dovuto fare le valigie, incapace di difendere il titolo conquistato un anno fa.
A compiere l’impresa così presto nel torneo è stata una lucky loser statunitense, con un passato comunque di discreto livello, ma scesa in classifica anche a causa di diversi infortuni, Lauren Davis, classe 1993.
Già lo scorso anno, nel primo slam della stagione a Melbourne, Davis aveva sfiorato l’impresa perdendo, non senza grandi chance sprecate, contro l’allora numero uno del mondo Simona Halep in una partita a cui, nemmeno ieri, è riuscita a non pensare.
Ma, dopo aver perso piuttosto nettamente il primo parziale, Davis ha trovato progressivamente continuità con i suoi colpi da fondo campo, profondità ed efficacia, riuscendo così a ribaltare completamente l’esito della gara e a realizzare la sorpresa della giornata.
Adesso per lei, per un posto nella seconda settimana del torneo, ci sarà la sfida contro la spagnola Carla Suarez Navarro che, in due tie break, ha piegato la resistenza della francese Pauline Parmentier.
Tutto facile, invece, per la numero uno del mondo Ashleigh Barty che, dopo aver lasciato le briciole nel suo esordio, fa altrettanto nel suo incontro di secondo turno e concede appena quattro giochi alla belga Alison Van Uytvanck.
Nessun problema anche per la campionessa di New York 2017 Sloane Stephens che in un match dominato dall’inizio alla fine, ha lasciato appena due giochi, tutti nel secondo set, alla cinese Yafan Wang mai davvero in partita.
Avvio lento, invece, per Petra Kvitova, campionessa a Wimbledon nel 2011 e nel 2014 ma reduce da tre risultati piuttosto opachi nelle ultime tre stagioni, che, dopo aver ceduto immediatamente il servizio in apertura di match ha poi rimontando, salvando pure set point, contro la francese Kristina Mladenovic prima di dominare, da lì in avanti, l’incontro.
Qualche patema in più, invece, per l’otto volte campionessa dell’evento Serena Williams che, dopo un inizio difficile contro la giovanissima diciottenne slovena Kaja Juvan, ha ritrovato alla distanza il miglior gioco, soprattutto il miglior servizio, per ottenere l’accesso al terzo turno dove se la vedrà, nella riedizione della semifinale dello scorso anno, contro la tedesca Julia Goerges.
Bene anche la beniamina di casa Johanna Konta che, sul Campo Centrale, ha liquidato in due set la ceca Katerina Siniakova, così come la svizzera Belinda Bencic, piuttosto a suo agio sull’erba e vincente, in due comodi set contro l’estone Kaia Kanepi.
Tanta sofferenza ed un match point annullato, invece, per la testa di serie numero quattro del main draw londinese, l’olandese Kiki Bertens che, dopo aver ceduto il primo parziale ha trovato con difficoltà la chiave di volta del match in un secondo set davvero equilibrato prima poi di dominare contro la statunitense Taylor Townsend.
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