Due squalifiche nel giro di poche ore nel mondo del tennis, due nomi nel circuito maschile sospesi dall’International Tennis Federation a pochi giorni dall’inizio dell’Australian Open.
Il cileno Nicolas Jarry ed il colombiano Robert Farah sono i nomi finiti ieri sotto la lente di ingrandimento del tennis mondiale per essere risultati positivi ad un test antidoping svolto alla fine della scorsa stagione.
Jarry, classe ’95 ed attualmente numero 78 del ranking mondiale, ma con un passato recente anche di numero 38, è risultato positivo ad un controllo antidoping svoltosi durante la fase finale di Coppa Davis lo scorso mese di novembre a Madrid.
Nelle urine del tennista cileno, vincitore lo scorso anno del torneo ATP 250 di Bastad, prima di infilarsi in un buco nero di sconfitte che avevano caratterizzato la seconda parte del suo 2019, sono state trovate tracce di “ligandrol e stanozololo”, due sostanze anabolizzanti, utili per far crescere la propria massa muscolare.
Per quanto riguarda invece Farah, numero uno del mondo in doppio e vincitore, in coppia con il connazionale Juan Sebastian Cabal dell’ultima edizione del torneo di Wimbledon, è stata riscontrata una positività alla “boldenona” in un controllo effettuato a Cali lo scorso 17 ottobre.
Si tratta di una sostanza molto utilizzata in Colombia, un integratore venduto, sotto prescrizione veterinaria, negli allevamenti per la carne bovina e per il quale lo stesso Comitato Olimpico Colombiano invita a fare attenzione nel consumo di carne sul territorio nazionale.
Per entrambi la squalifica partirà dal 14 gennaio che, oltre a significare il forfait dal torneo di Adelaide, per Jarry in singolare e per Farah in doppio in coppia con Cabal, determinerà inevitabilmente anche l’assenza a Melbourne per gli Australian Open, in attesa poi di conoscere la decisone relativa ad un ricorso ed il suo eventuale esito.
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