Roger Federer sempre più grande, sempre più nella storia, conquista l’ATP Master 1000 di Miami e sale a quota 101 trofei in carriera.
Dopo aver mancato il successo nel precedente appuntamento nordamericano ad Indian Wells, sconfitto in finale da Dominic Thiem, Federer trova vendetta a Miami dove, in 63 minuti di gioco, ha piegato la resistenza flebile del campione uscente John Isner.
6-1 6-4, quattro break contro uno dei servitori più potenti del circuito, appena 3 punti persi al servizio in tutto l’incontro (nessuno con la prima in campo) ed un performance fisicamente e tennisticamente perfetta per tornare a vincere in Florida due anni dopo l’ultima volta.
Titolo numero 101 della carriera, 28esimo ATP Master 1000 alla 50esima finale, quarto successo a Miami e primo tennista in stagione a conquistare almeno due titoli (dopo Dubai), Federer scrive e riscrive la storia con la sua aura senza tempo da autentico fenomeno.
Complice anche un problema fisico di Isner, incerottato al ginocchio da inizio match, Federer ha messo le mani sul trofeo in relativa scioltezza al termine di dieci giorni incominciati un po’ in sordina ma chiusi in modo decisamente brillante.
Con questo successo l’elvetico rimarrà numero 4 del ranking ATP ma salirà in prima posizione nella race stagionale che tiene conto dei risultati ottenuti, fin qui, in questo 2019.
Ma soprattutto, a differenza delle precedenti due stagioni, Federer tornerà in campo molto prima perché sarà impegnato finalmente anche sulla terra rossa con Madrid e Parigi, al momento, gli unici appuntamenti certi di avere la sua presenza.
E in effetti, in questa ottima condizione fisica, con la fiducia giusta e la consapevolezza di sempre, non ha senso porsi limiti ed anche la terra rossa può essere una sfida avvincente per dimostrare sempre qualcosa in più.
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