Dopo le dimissioni, Tavecchio parla e non sono dichiarazioni banali le sue. L’ormai ex presidente è una furia e si scaglia contro il sistema, sostenendo di essere stato fatto fuori dal sistema politico e accusando il Consiglio Federale per non essersi dimesso insieme a lui. I guai, però, non giungono solamente dal Mondo dello sport, in quanto una dirigente lo ha accusato di molestie.
Tavecchio è nell’occhio del ciclone e la bufera creatasi attorno alla sua figura non solo non intende placarsi, ma per giunta la dose è stata rincarata.
Non si parla di lui “solamente” per il fallimento dell’Italia e la conseguente estromissione dai Mondiali in Russia del 2018, ma anche per un’accusa di molestia ricevuta da una dirigente, che sostiene di essere entrata nel suo ufficio per discutere di lavoro ed aver ricevuto delle pesanti avances.
La donna sostiene di aver denunciato alla Procura della Repubblica di Roma l’ex presidente federale per molestie psicologiche e fisiche. Tavecchio avrebbe più volte provato a toccarla, anche recentemente, e di avere materiale come audio e video che possono provare ciò che sostiene.
Tornando alla bufera sportiva, invece, Tavecchio si scaglia contro il sistema che gli ha voltato le spalle e se la prende con il Consiglio Federale che non si è dimesso insieme a lui.
Inoltre, difende il suo operato e rivendica quelle che sarebbero state le sue conquiste, come il quarto posto in Champions League per le italiane, l’attivazione di Centri Federali, lo sviluppo del calcio Femminile, la ristrutturazione di Coverciano e l’introduzione del VAR, passando anche per i risultati sportivi ottenuti dalle Nazionali giovanili.
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