Nicky Hayden si presenta ai nastri di partenza del Mondiale 2017 carico a mille. Il Campione del Mondo MotoGP 2006 punta al bersaglio grosso anche tra le Derivate di Serie, pur consapevole che con la nuovissima CBR1000RR Fireblade ci vorrà ancora un gran lavoro di sviluppo per renderla competitiva, alla pari di Kawasaki e Ducati.
“La nuova moto è molto simile alla vecchia in quanto a forme” – esordisce Kentucky Kid a Motorsport.com – “Il motore, che ha molta più coppia in uscita di curva, è la più grossa differenza. Pur avendo avuto poco tempo per prepararla, essendo arrivata due settimane prima dei test, non abbiamo avuto problemi, e ciò è decisamente positivo“.
“Il mio obiettivo quest’anno è il titolo” – dice Hayden – “Voglio diventare il primo pilota nella storia a vincere il campionato sia in MotoGP che in Superbike. Dobbiamo aspettare i test in Australia per capire bene dove siamo, visto che sul passo siamo alquanto indietro e non è certo una bella sensazione. In Australia avremo un nuovo motore, ma è ancora tutto un pò confuso“.
Hayden è consapevole che la concorrenza è davvero agguerrita: “Sarà un campionato durissimo quest’anno, ma non vedo l’ora di iniziare. Essendo un Campionato del Mondo, ci sono grandi piloti e grandi case e spero che ci saranno vari vincitori, a differenza dello scorso anno. Sull’inversione parziale della griglia in Gara-2, come pilota non mi piace granchè, ma ne capisco il senso, ovvero la ricerca dello spettacolo. Era un passo da fare e resta da capire come andrà a finire“.
Il pilota statunitense, quindi, si esprime anche in merito alle differenze tra Superbike e MotoGP: “Quella maggiore, chiaramente, è nel budget delle squadre. Qui sono molto attenti ai costi. La cosa che più mi piace è il poter gareggiare due volte nello stesso weekend. E’ un aspetto che adoro. In pratica, mi mancano alcune cose del Motomondiale, ma ne ho trovate altre, qui in Superbike, che mi piacciono“.
Questo il parere di Hayden, infine, su quello che ci aspetta dalla MotoGP nel 2017: “Ho seguito i test di Sepang, chiaramente, e sono convinto che la MotoGP sia diventato un campionato fantastico. Avere avuto nove vincitori diversi lo scorso anno è stato incredibile e, seppur non credo che si ripeterà la cosa, il campionato sarà spettacolare. Soprattutto per i movimenti dei piloti, con Lorenzo in Ducati e Vinales in Yamaha. Poi c’è Valentino, che è la storia ed è ancora lì davanti, a giocarsela. Ma non faccio pronostici. Stoner? L’ho avuto come compagno e non mi sorprende affatto che sia andato così forte“.
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