Prosegue l’iter burocratico relativo allo Stadio della Roma che si realizzerà nella zona di Tor di Valle ma non tenendo più fede ai plastici e ai progetti prospettati dai vertici del club giallorosso alla stampa. Il Tempo infatti afferma come lo spettacolare progetto del presidente pallotta e del costruttore Parnasi subirà un evidente ridimensionamento se così può essere chiamato visto che è prevista la costruzione di due grattacieli in meno (non più tre come era stato originariamente annunciato) e la cancellazione di ogni piano di realizzazione di un ponte sul Tevere. A ciò consegue il non prolungamento della Metro B e il raggiungimento dello Stadio, per lo meno dai tifosi delle zone di Torrino, Malafede e Decima, attraverso la sola Via del Mare con possibile imbottigliamento durante i prepartita delle gare a più alto tasso di presenze.

Fonte Foto: Il Tempo

Si tratta di una vera e propria rivoluzione urbanistica che però da un certo punto di vista, come afferma anche il quotidiano romano, mette d’accordo tutte le parti in causa: l’assessore pentastellato Berdini (con un passato nei Verdi) che vedrà accontentata  la sua impellente necessità di riduzione delle cubature, il presidente Pallotta che risparmierà circa cinquecento milioni di euro in un progetto per il quale era stata inizialmente prevista una spesa di un miliardo e 650 milioni, e in via incrociata naturalmente anche Unicredit che potrebbe trasferirsi nelle risistemate Torri dell’Eur, e Telecom la quale col risparmio previsto potrebbe potenziare le sedi di Parco Leonardo, Torpagnotta e Pomezia.

Un ridimensionamento del genere, dall’altro lato, determinerebbe in ogni caso un evidente ridimensionamento dei tempi di realizzazione dell’opera che dunque potrebbe realmente essere ultimata nei tempi stimati dalla Roma e dal suo motivatissimo presidente anche se una delle imprecisioni che vengono ravvisate dai più attenti osservatori sembra essere la previsione di un numero insufficiente e inadeguato di parcheggi, con la zona di Tor di Valle che deve essere a tutti gli effetti considerata come zona commerciale.