Il calcio, anche quello ad alti livelli, riesce a regalare, qualche volta, episodi di genuina vita quotidiana.
E’ il caso di quanto accaduto Domenica 30 Luglio 2017, a Perugia, fuori dallo stadio “Renato Curi” dove la squadra locale, allenata dall’ex milanista Federico Giunti e attualmente militante in Serie B-ma con alle spalle un buon passato nella massima serie-aveva affrontato la Spal, di contro neopromossa in Serie A-ritorno nella massima serie dopo un’assenza di ben 49 anni per lo storico club ferrarese.
Appunto ciò che di davvero interessante è avvenuto non è tanto quel che è accaduto sul campo-dove le due squadre han pareggiato 1-1-bensì fuori, a pochi passi dallo stadio, laddove i componenti dei due club, allenatori e giocatori, han dato vita ad una insolita quanto simpatica cena dopo-partita: niente ristoranti di lusso, solo qualche panino con la porchetta e qualche bibita da un venditore ambulante antistante il “Curi”, rigorosamente in piedi.
Un episodio che certamente desta simpatia e che riporta il ruolo del calciatore ad una dimensione umana, assolutamente ben lontana dal cliché socio-mediatico dei calciatori superstar.
E in quella situazione è stato proprio il tecnico degli emiliani Leonardo Semplici-qui nella foto scattata da “Umbria tv”-fiorentino di nascita, a lanciare un’altra ‘sfida’ fuori dal campo, ammettendo candidamente e con ilarità di aver fatto questa bizzarra scelta culinaria soprattutto per constatare quale è secondo lui la migliore fra due specialità tipiche, per l’appunto la porchetta-ormai diffusa in tutta Italia ma particolarmente tipica dell’Umbria, un maiale intero svuotato, disossato e farcito all’interno-con il lampredotto-di contro specialità tipica della regione di origine del tecnico medesimo, piatto a base di carne di bovino). Non si è sbilanciato il tecnico Semplici, “Devo dire che è una bella lotta” è quanto ha rilasciato ai microfoni di “Umbria tv”.
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