La SPAL rimonta la Juventus, rimanda la loro festa scudetto e conquista tre punti cruciali nella sua personale lotta, quella per la permanenza in Serie A.
Con la Champions League nella testa, tanti titolari assenti, tanti giovani alle prime esperienza sui campi della massima serie, la Juventus aveva messo in preventivo la possibilità di uscire da Ferrara senza punti visto anche il differenziale di valore della gara per le due formazioni.
Per la SPAL, infatti, impegnata pienamente nella conquista della seconda salvezza consecutiva in Serie A, era un’occasione da non farsi scappare contro una Juventus un po’ stanca, un po’ rimaneggiata e distratta, prima di un intenso rush finale che mette sul piatto diverse sfide dirette.
E infatti, nonostante un primo tempo timido e contratto, nel quale i bianconeri hanno trovato il vantaggio grazie al solito Kean, nella ripresa è emersa tutto il furore agonistico e la volontà di non farsi scappare l’occasione approfittando anche di un calo drastico degli ospiti.
Alla rete di Kean ha risposto prima la zuccata di Bonifazi sugli sviluppi di un calcio d’angolo e, poco dopo, la pressione vincente di Murgia che, rubata palla, ha messo a tu per tu con Perin il suo bomber Floccari che, con freddezza ed esperienza non ha fallito il succoso match point.
Festa rimandata in casa Juventus, festa totale, invece, per i padroni di casa che, sebbene abbiano anche ancora diversi ostacoli da superare nel cammino verso il loro obiettivo, hanno ottenuto tre punti che, forse, ad inizio anno, potevano sembrare insperati ed irraggiungibili.
VOTI
MIGLIORI
Bonifazi e Floccari 7: firmano la grande impresa nel pomeriggio di Ferrara dando sempre più concretezza alla possibilità di restare in Serie A ancora un’altra stagione. Il primo è perfetto nel tempismo e nella precisione con cui indirizza il suo colpo di testa imprendibile per Perin e, nel resto della gara, difende con spessore e lucidità, sulla pressione un po’ contorta dei bianconeri. Floccari, invece, non parte bene ed ha diverse difficoltà ad incidere pur contro una difesa inedita ed arrabattata ma, nel momento decisivo, non perdona e chiude la gara.
Kean 7: è in uno stato di grazie ma la freddezza con cui, nel giro di uno schiocco di dita, indirizza, in modo vincente, il tiraccio di Cancelo verso la porta di Viviano è illuminante nella prova un po’ incolore della sua squadra. Martedì potrebbe davvero servire anche lui.
Missiroli, Murgia e Schiattarella 6,5: non trovarsi di fronte i titolari di reparto della Juventus senz’altro ha aiutato, ma il centrocampo spallino ha dominato con autorevolezza e personalità risultano chiave ai fini del risultato.
PEGGIORI
Cancelo, Spinazzola e Bentancur 5,5: in mezzo a diversi giovani che si sono alternati tra primo e secondo tempo, questi tre, anagraficamente giovani a già esperti ad alti livelli, avrebbero dovuto e potuto incidere di più. Probabilmente la testa era già altrove e, peri portoghese e l’uruguaiano nello specifico, probabilmente, anche le gambe erano da un’altra parte, ancora ad Amsterdam.
Dybala 5: nervoso, sconfortato, visibilmente triste, questa versione dell’argentino al momento fa solo soffrire perché è lecito, sempre, attendersi qualcosa di più. E l’occasione, ieri, era potenzialmente buona e l’unica scusa può essere la confusione generale del resto della squadra di cui, però, lui, non si è fatto trascinatore.
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