Si è presentato in conferenza stampa prima di Shakhtar Donetsk-Roma Eusebio Di Francesco, insieme a Daniele De Rossi, Capitano della squadra. Diversi i punti interessanti toccati dai due.
DiFra si aspetta una Roma che giochi senza cali di tensione nell’arco della gara, con continuità, comandando il gioco ma anche abbassarci quando lo Shakthar deciderà di giocare. La squadra dovrà mettere grande cattiveria e determinazione in campo.
La preparazione che ha portato a questa gara era mirata ad arrivare bene, ma di sicuro non a perdere i tanti punti persi a dicembre.
Ovviamente si è parlato anche di Cengiz Under, e del suo suo grande momento di forma. Di Francesco ha parlato del turco come un giocatore che determina tanto, ma che comunque prescinde dalla squadra che è cresciuta molto. Di Francesco devia il discorso sulla sua titolarità nella gara di domani.
L’obiettivo della Roma per questa Champions League è quello di andare avanti di partita in partita, visto che con lo Shakthar si partirà con il 50% di possibilità a testa di passare, e quindi con l’obiettivo di andare ai quarti.
Il modulo non cambierà molto, e quindi Di Francesco è sicuro che darà continuità a quello fatto nell’ultimo periodo e quindi anche al sistema di gioco, in particolare il 4-2-3-1 che ha visto la Roma protagonista con 3 vittorie consecutive. Brutte notizie per Florenzi che al momento non è disponibile per la partita per dei problemi fisici, che si valuteranno domani stesso.
De Rossi ha parlato delle condizioni fisiche delle due squadre, con lo Shakthar che ha avuto diverso tempo per preparare la gara ma non è chiaro se sarà un aspetto positivo o negativo. Il freddo di Karkhiv è al centro delle discussioni social dei giocatori della Roma, così De Rossi ci ha tenuto a precisare che il clima potrebbe essere determinante nei primi 5 minuti di gara ma alla fine saranno le qualità dei giocatori in campo a determinare il risultato. Il capitano della Roma ha parlato di una squadra che sta crescendo, e che quest’anno in Europa ha fatto delle cose strabilianti, un percorso quasi perfetto, ma adesso con una nuova fase le partite contano di più.
L’eliminazione del 2011 ai danni proprio dello Shakthar non brucia ancora nell’animo di De Rossi, che se dovesse vincere non vedrebbe la qualificazione come una vendetta personale.
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