Serie B, top e flop stagionali: Ciano e Caputo super, Pasqual eterno. Bocalon rimandato

E’ tempo di top e flop in Serie B. Al termine di una stagione estenuante i verdetti sono stati emessi. Molti sono stati i giocatori che hanno offerto un rendimento costante, ma altri sono divenuti addirittura indispensabili per le rispettive squadre. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio e tanti sono stati anche i flop, più o meno vistosi, che hanno contrassegnato questa stagione. Inizialmente si era pensato a creare due formazioni da undici uomini per parte, ma ciò avrebbe comportato la forzata esclusione di giocatori che, nel bene e nel male, hanno caratterizzato l’annata delle squadre; perciò segnaleremo i migliori e i peggiori senza limiti di numero.

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FLOP

Il peggior portiere della stagione appena terminata è certamente Mirko Pigliacelli. Dopo una mezza stagione disastrosa con la maglia del Pescara, il venticinquenne ha fatto le valigie a gennaio passando alla Pro Vercelli, dove è naufragato con tutta la squadra. Le colpe non sono addebitabili solo a lui, è ovvio, ma le sue insicurezze e alcuni errori grossolani hanno certamente aggravato la situazione già complicata delle sue squadre.

In difesa il flop più evidente è Carlo Mammarella: che fine ha fatto il gran bel terzino sinistro fattosi apprezzare a Lanciano pochi anni or sono? Dove sono finiti i suoi cross tagliati, le sue traiettorie diaboliche e i suoi precisi calci piazzati? Il Mammarella visto a Vercelli in queste ultime due stagioni non è nemmeno lontano parente di quello che ricordavamo, malgrado i cinque assist di questa stagione. Sarà l’età, 36 anni tra pochi giorni, ma sembra in fase calante. Speriamo di sbagliarci. Al centro della difesa schieriamo il barese Alan Empereur, brasiliano maestoso solo nel nome: passato dal Foggia al Bari a gennaio, ha mostrato i suoi evidenti limiti in copertura e marcatura, rivelandosi spesso decisivo per gli avversari. E in tutto ha giocato solo 13 partite complessive. Accanto a lui piazziamo il ternano Andrea Signorini, classe 1990 che porta un nome importante (è figlio dello sfortunato Gianluca, grande difensore e capitano del Genoa scomparso per la SLA nel 2002) e che deve fare i conti con qualche paragone di troppo. La linea difensiva della Ternana è crollata per 77 volte e per colpe non solo sue, ma ha commesso troppe ingenuità. Sulla fascia destra, infine, schieriamo Francesco Belli, ventiquattrenne dell’Entella che ha mostrato discrete doti atletiche, ma nessuna in fondamentali quali il cross e i recuperi difensivi.

Andando a centrocampo, predisponiamo una linea a tre formata dal trequartista del Pescara Filippo Falco, poco utilizzato e mai del tutto convincente, dal centrale del Novara Daniele Sciaudone, che non è mai riuscito ad alzare il livello della mediana dei piemontesi, bucata troppo spesso, e, infine, da Raffaele Bianco, ondivago mediano di un altrettanto ondivago Perugia.

In attacco, infine, il tridente è composto da Federico Piovaccari, Riccardo Bocalon e Stefano Pettinari: il primo è apparso in declino, anche per via dei suoi 33 anni, e non è mai riuscito ad entrare nei meccanismi della Ternana, con la cui maglia non ha segnato nemmeno un gol in 17 partite; il secondo ha sì messo insieme 10 gol nella Salernitana, ma ne ha sbagliati molti altri ed è spesso risultato un corpo estraneo per via di una certa macchinosità; il terzo, infine, era partito fortissimo nel Pescara di Zeman realizzando ben 7 gol in quattro partite, ma poi si è eclissato, segnando sempre meno e arrivando a realizzare solo un gol in tutto il girone di ritorno. Per lui anche 5 assist, ma la sua discontinuità è stata uno dei tanti motivi del fallimento tecnico dello Zeman bis.

 

TOP

Il miglior portiere del torneo è stato il guardiano dei pali del Venezia, l’italo-indonesiano Emil Audero, ventunenne di scuola Juventus in prestito alla squadra lagunare. Alla prima stagione in B, il giovane portiere ha mostrato sicurezza nelle uscite alte e basse ed è stato un solido riferimento per i compagni della difesa. Ha molti margini di miglioramento, è ovvio, ma sembra già molto solido.

Per quanto riguarda la difesa, scegliamo tre uomini per comporre una linea che combini esperienza e freschezza, ossia Varnier (Cittadella), Luperto (Empoli) e Modolo (Venezia). Varnier e Luperto, giovanissimi (rispettivamente 20 e 22 anni), sono divenuti immediatamente perni delle loro squadre grazie alla loro fisicità e alla loro abilità nelle marcature. Sembrano i classici difensori di cui si sente il bisogno in ottica Nazionale, poco propensi al gol (tre reti totali in due) e all’impostazione, ma tenaci e duri da superare. Modolo, classe 1989, non è certamente un pischello e non è un esordiente nella categoria, ma si è imposto come uno dei centrali più affidabili del torneo grazie alla fisicità e alle doti nel recupero. Difetta un po’ in marcatura, invece, ma sa farsi valere in altri modi.

A centrocampo schieriamo un quintetto di grande quantità e qualità: in mediana c’è il centrale bresciano Sandro Tonali, classe 2000, vagamente somigliante ad Andrea Pirlo per l’abilità nel lancio e nel tocco di palla. Lungi dal fare paragoni assurdi, diciamo solamente che, all’inizio del girone di ritorno, il ragazzo è diventato titolare inamovibile della squadra lombarda e nessuno dei vari tecnici succedutisi sulla panchina lo ha mai messo in discussione. 2 gol e 2 assist all’esordio tra i professionisti sono un buon biglietto da visita, ma adesso dovrà confermarsi.

Accanto a lui mettiamo Gaston Brugman. L’uruguayano, anche trequartista quando serve, è stato uno dei pochi a salvarsi nella tribolata stagione del Pescara, di cui è anche il capitano. 7 reti, 4 assist e tanti palloni recuperati e smistati, per non parlare della grinta messa in campo ogni volta.

Il terzo mediano è il veneziano Leo Stulac, sloveno, autore di 7 gol e 4 assist totali e dotato di senso della posizione e di un destro micidiale.

Per quanto riguarda le fasce, abbiamo optato per Manuel Pasqual a sinistra e Andrea Rispoli a destra. L’empolese, 36 anni e al secondo anno in azzurro, ha saputo rimettersi in gioco dopo una traumatica retrocessione in B ed è diventato capitano e perno della squadra. Malgrado l’età, ha divorato la fascia sinistra e ha regalato la bellezza di 13 assist, uniti anche a 4 gol realizzati dalla distanza. Un giocatore fondamentale, insomma. A destra, invece, c’è il palermitano Rispoli, veloce, adattabile anche a terzino in una difesa a quattro, preciso nei contrasti e al cross e dotato di un discreto senso del gol. Per lui 6 gol e 5 assist al termine della stagione. Ancora a sinistra, non si può non segnalare anche l’esterno sinistro del Foggia Oliver Kragl, autore di 6 gol e 5 assist in appena metà campionato e fattosi notare per la potenza del suo piede mancino e l’abilità nel cross. Giunto in Puglia da Crotone nel corso del mercato invernale, Kragl ha disputato una seconda parte di stagione strepitosa, facendosi notare per le caratteristiche già menzionate e per la costanza di rendimento.

Un discorso a parte merita Miha Zajc, ventiquattrenne trequartista dell’Empoli. Dopo un anno di apprendistato in A, lo sloveno è stato titolare indiscusso sia con Vivarini che con Andreazzoli. Ma mentre con il primo era relegato ad un ruolo non suo quale quello di centrocampista centrale o al massimo mezzala, con l’arrivo del secondo Zajc è stato spostato sulla trequarti affermandosi come uno dei migliori centrocampisti del torneo. Dotato di un ottimo tiro da fuori, fantasioso e dal destro sopraffino, il balcanico ha regalato ben 14 assist e 8 reti, affermandosi come terzo miglior rifinitore del campionato alle spalle di Ciano e del compagno di squadra Pasqual.

In attacco, infine, la coppia top è formata da Ciccio Caputo e Camillo Ciano: il primo si è guadagnato il titolo di capocannoniere grazie ai suoi 26 gol, la gran parte dei quali di ottima fattura e ha formato con Alfredo Donnarumma una coppia spaventosa da 47 gol e 11 assist complessivi. Il posto da “titolare” accanto alla punta pugliese spetta, però, a Ciano, miglior assistman del torneo grazie a 17 passaggi trasformati in gol. Veloce e dotato di un magico sinistro, Ciano ha segnato anche 14 gol, quasi tutti incredibili, sia da fermo che dalla lunga distanza.

Degne di nota anche le annate del trequartista e dell’attaccante cesenati Karim Laribi e Lamin Jallow, della punta del Cittadella Christian Kouamé, del centrale dell’Empoli Rade Krunic e di molti altri. L’affiatamento tra i primi due, in particolare, ha suggerito a qualcuno lo scomodissimo paragone con le stelle di Utah Jazz John Stockton e Karl Malone (Stockton to Malone Laribi to Jallow), ma l’esagerazione è evidente.

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