Una ventottesima giornata nel segno delle polemiche. Il rigore all’ultimo secondo concesso alla Juventus fa passare tutto in secondo piano e tutti i media si sono focalizzati sulle polemiche infinite che sono seguite al fischio di Massa. L’Inter, nel frattempo, asfalta l’Atalanta e la Sampdoria vince il secondo derby della stagione. Ecco i top e i flop di giornata.
INTER
La partita contro l’Atalanta non dura neanche mezz’ora, perché i nerazzurri di Milano mettono il turbo, asfaltano la Dea e annichiliscono le sue velleità di mantenersi alta in classifica. Le triplette di Icardi e Banega e il sigillo di Gagliardini rilanciano le ambizione di un’Inter splendida, sicura ed estremamente solida. Padre Pioli.
JUVENTUS
L’Italia che non ama la Juventus ha invocato i soliti stereotipi della Juventus favorita daggli arbitri, ma la verità è che i venti punti fra i bianconeri e il Milan ci sono tutti e che il primato della Vecchia Signora è inconfutabile. Il rigore è sicuramente generoso, ma gli isterismi del Milan nascondono una atavica fragilità emotiva. Il Porto è avvisato, la Juve c’è. Fino alla fine.
LAZIO
Il tiro di Keita è un gioiello di rara bellezza che affossa le speranze di un Toro in salute, che sperava di portare via un punto dall’Olimpico. I biancocelesti sono una squadra che vera che non molla mai e che crede sempre di potercela fare. Inzaghi sta andando oltre ogni aspettativa. Vola, un’aquila nel cielo.
SAMPDORIA
I blucerchiati vincono il secondo derby dell’anno con un Muriel in formato avvoltoio e asfaltano i sogni di un Genoa che sperava nella stracittadina per dare un senso alla stagione. Giampaolo è riuscito a costruire una squadra coriacea e gli va dato il merito di aver mantenuto sempre il profilo di una persona equilibrata, matura e responsabile. Ma il cielo è sempre più blu(cerchiato).
BOLOGNA
Il gol di Destro riporta il sorriso sulle facce dei giocatori del Bologna, che vincono il derby con il Sassuolo e tornano a una vittoria che mancava ormai da quel lontano 2-0 ai danni del Torino di qualche mese fa. Donadoni può tirare un sospiro di sollievo, il peggio sembra passato. Rinato.
ATALANTA
L’Inter gioca un bello scherzetto a Gasperini e gli rifila un 7-1 difficile da digerire. I bergamaschi non sono mai entrati in partita e dopo i primi tre cazzotti di Icardi, sono caduti a terra come un pugile suonato. Nulla è perduto, ma la botta è stata forte. Asfaltata.
MILAN
I rossoneri entrano di diritto nei flop per la reazione isterica dopo il rigore dato alla Juventus, che di sicuro è generoso ma che non può provocare una “caduta” di stile del genere. Bacca è incontenibile, la panchina urla e si dimena come un leone in gabbia, i giocatori sono sull’orlo di una crisi di nervi. Gli applausi sono tutti per Montella, che accetta la decisione e spegne le polemiche. Diavolo e acqua santa.
EMPOLI
I tifosi dell’Empoli dovranno andare presto in chiesa, perché non vincono una partita da mesi e continuano ad avere sette punti di vantaggio sulla zona retrocessione. L’intervento divino è sotto gli occhi di tutti, ma i toscani non possono continuare a vivere di rendita perché ci sono ancora dieci giornate e tutto è possibile. Uomo avvisato, mezzo salvato.
PESCARA
L’euforia zemaniana si è spenta con il 5-0 ai danni del Genoa e adesso gli abruzzesi navigano con il vento in possa verso la Serie B. I punti di svantaggio dall’Empoli sono dieci e la rimonta è praticamente impossibile. Ormai si aspetta solo la matematica. Quasi retrocesso.
PALERMO
I rosanero riescono nell’impresa di resuscitare una Roma moribonda e perdono l’ennesima occasione per avvicinare l’Empoli in classifica. I punti da recuperare sono sette e c’è anche lo scontro diretto, ma serve un cambio di rotta urgente e deciso per provare a salvare una stagione a dir poco fallimentare. Delusione.
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