La ventunesima giornata di Serie A ha visto la riscossa della Juventus, che in venti minuti si è liquidata della pratica Lazio. Il Napoli ha espugnato San Siro, Joao Mario ha regalato all’Inter la sesta vittoria consecutiva. Vediamo, nel dettaglio, cosa rimarrà nella storia di questa giornata.
JUVENTUS
La vittoria contro la Lazio è sintomatica di una squadra che non ama le critiche. Dopo ogni sconfitta infatti, arriva una vittoria convincente e la rabbia con cui la Juventus si è disfatta della Lazio fa capire che non è tempo di celebrare funerali. La Vecchia Signora è viva e vegeta. Cuore.
NAPOLI
Vincere contro il Milan di Montella non è mai facile, perché i rossoneri sono duri a morire. Complice un Donnarumma poco attento, Insigne e Callejon hanno segnato i due gol che hanno permesso al Napoli di uscire vittorioso da San Siro e di scacciare i rossoneri a -7. Coriaceo.
INTER
Joao Mario regala la sesta vittoria consecutiva e questa Inter inizia a fare paura. Difesa solida, spirito di abnegazione e tendenza tutta latina al “cum-patire”, ovvero al soffrire insieme. Altro che i tempi biblici di De Boer, Pioli ha rivoluzionato l’Inter in pochi mesi e tutti remano dalla stessa parte. Padre Pioli.
DZEKO
Dopo il rigore sbagliato con l’Udinese, i social e i giornalisti si erano lanciati all’attacco del bosniaco. Anche Spalletti lo aveva definito mollo e senza attributi e i tredici gol in campionato sembravano già dimenticati. La risposta di Dzeko non si è fatta attendere; gol decisivo, traversa e tanto lavoro sporco. Guerriero.
SASSUOLO
Due vittorie consecutive, 7 gol in due partite e una classifica che inizia a sorridere. Il Sassuolo è tornato la squadra dell’anno scorso e iniziamo a credere che l’Europa League abbia influito negativamente sulle prestazioni degli emiliani. Matri e Pellegrini super, Berardi carbura. A volte ritornano.
DONNARUMMA
Tempi duri per Gigio, che si permette il lusso di regalare due gol al Napoli. Se sul tiro di Insigne non è irresistibile (anche se non ha colpe dirette), sul gol di Callejon è clamorosamente colpevole. Sul suo palo, si fa passare la palla sotto le gambe come un dilettante. Anche lui ha un lato umano. Avatar.
TORINO
Dopo il pareggio beffa con il Milan, arriva una brutta sconfitta a Bologna. Qualcosa si è rotto negli ingranaggi granata e Mihajlovic inizia a dare segni di “squilibrio”. Il solito Sinisa, insomma, ma c’è la sensazione che i troppi complimenti abbiano influito in maniera negativa. Abulico.
CHIEVO
Quarta sconfitta consecutiva, 13 gol subiti e 3 gol fatti. La fortuna è che il Chievo ha messo in cascina punti salvezza, altrimenti la situazione sarebbe stata davvero complicata. La questione della mentalità è preoccupante, perché il Chievo entra in campo senza le giuste motivazioni e si vede. Spento.
GENOA
La partita contro il Crotone doveva essere quella della svolta, invece è stata quella della frustrazione. In vantaggio due volte contro il Crotone, il Genoa si è fatto rimontare come una provinciale e il pubblico inizia a rumoreggiare. Va bene la salvezza quasi certa, ma c’è gente che paga il biglietto. Spensierato.
PESCARA
“Chi ben comincia è a metà dell’opera” dice il proverbio. Il Pescara è riuscito a ribaltarlo e dopo il brillante esordio (2-2) contro il Napoli, ha dato vita a un campionato da film horror. Gli abruzzesi sembrano spacciati, la salvezza dista ormai 14 punti.
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