Nuove notizie per la Sampdoria, riguardo l’assetto della società.

Infatti il club blucerchiato sarebbe sotto l’occhio di un cordata araba molto facoltosa. E’ indiscrezione rivelata da Repubblica nelle ultime ore, ma certo non stupisce visto che sono saltati fuori diversi nomi negli ultimi anni.

Questa volta, però, pare che sia più di un indizio, qualcosa di più concreto. Infatti ci sarebbe stato  nelle ultime ore un incontro tra Sabatini ed i vertici dell’Al Hitthiad, un club molto prestigioso in Arabia Saudita. E’ il secondo per titoli vinti con sede a Gedda.

La società è ora gestita da Ibrahim Al-Balawi, ha comeamministratore delegato Khamis Al-Zahrani. Proprio quest’ultimo ha avuto un ruolo chiave nell’ingaggio di Walter Sabatini, un consultente di grande esperienza ed attuale direttore tecnico della formazione blucerchiata.

Lo stesso presidente della Sampdoria, in una intervista recente, ha parlato spesso del valore di un club. In termini concreti lo ha paragonato al 180% del suo fatturato. Quindi visto che i ricavi del club genovese si aggirano attorno ai 100 milioni, pulsvalenze comprese, si può dedurre che il valore dal quale partire per accettare l’offerta sarebbe di 180 milioni di euro. 

Un problema in più potrebbe derivare da una nuova legge emessa dal nuovo principe saudita Mohammed bin Salman, la quale sottoporrebbe a restizioni l’investimento di capitali all’estero.

Un ipotesi che non pare così campata in aria, dato che il presidente Ferrero pare non navighi in buone acque con le sue aziende. In particolare il cinema Adriano di Roma, di sua proprietà, potrebbe essere pignorato se non riesce a trovare in tempo utile i soldi per mantenerlo.

Un’intreccio fitto tra l’Italia e l’Arabia Saudita, che potrebbe giovare al club genovese. Sempre se gli arabi abbiano intenzioni serie e non vogliano solamente valorizzare un investimento per poi rivenderlo al migliore offerente.

Genova potrebbe sentire il profumo dei petroldollari o puzza di bruciato. Staremo a vedere.