Nella stagione 2003/2004 il Milan di Ancelotti mise a segno uno dei gol più belli della storia del calcio, con Schevchenko che realizza di prima dopo un’azione spettacolare giostrata da Tomasson, Seedorf e Serginho.
Facciamo un tuffo nel passato per rivivere uno dei momenti più esaltanti della storia del Milan.
Torniamo al 26 ottobre del 2003.
Il Milan, che pochi giorni prima aveva incredibilmente perso in casa contro il Bruges in Champions League, era chiamato alla rivalsa nella sempre insidiosa trasferta del Marassi contro la Sampdoria. Gli uomini di Ancelotti si impongono sugli avversari per 3-0, mostrando di aver smaltito la sbornia ed essere tornato spietati e letali.
Il primo gol arriva grazie ad un’incertezza di Antonioli, che sbaglia l’uscita e permette a Simic di servire a Tomasson il più facile dei palloni da insaccare a porta sguarnita.
Il Milan continua a macinare gioco e strapazzare la Samp e nel secondo tempo trova un gol che rimarrà per sempre nella storia, un gol d’antologia del pallone, che segnerà un’epoca e che verrà studiato a Coverciano da ogni allenatore in erba.
Serginho riceve palla da Pirlo nella propria metà campo e serve Seedorf che di prima gli restituisce il pallone nello spazio. Il velocissimo terzino brasiliano, sempre di prima, serve Tomasson, che, ancora di prima, lo lancia ancora in profondità. Concluso un surreale doppio-triangolo, Serginho entra in area di rigore e mette in mezzo un pallone delizioso che Schevchenko, dopo un taglio bruciante sul primo palo, insacca di prima intenzione alle spalle di Antonioli, incrociando imparabilmente sul palo più lontano. Il pubblico si stropiccia gli occhi, incredulo, come chiunque, ancora oggi, guardi quel gol, che rimane l’emblema del gioco corale.
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