Russia e Valencia tremano, Wada conferma: indagine per doping su Cheryshev

Negli scorsi giorni un’intervista del quotidiano russo Sport Weekend al padre del centrocampista Denis Cheryshev ha suscitato non pochi sospetti per via di presunti riferimenti ad “ormoni della crescita” assunti dal figlio. Poco dopo la pubblicazione era arrivata una smentita da parte del genitore stesso e anche della Federcalcio russa, che aveva parlato di “interpretazione sbagliata” delle sue parole, ma proprio oggi è arrivata la notizia che la WADA (Agenzia mondiale antidoping) ha aperto un’indagine nei confronti del calciatore, ora in forza al Valencia.

Secondo quanto raccontato da Dmitri Cheryshev, il figlio gli avrebbe rivelato di aver ricevuto un’iniezione di ormoni della crescita durante il ritiro pre-mondiale con la nazionale russa (l’uomo ha poi corretto il tiro parlando di un’iniezione di “plasma arricchito in piastrine, pratica perfettamente legale“).

Cheryshev, autore di quattro gol durante la manifestazione, rischia addirittura quattro anni di squalifica in quanto l’ormone della crescita si può assumere per motivi medici (Messi fu sottoposto ad un trattamento quando era piccolo in quanto non cresceva), ma il talentuoso centrocampista non ne ha certo bisogno essendo alto 180 centimetri.

La notizia dell’indagine è stata resa nota da una dichiarazione ufficiale di una dei legali della WADAMaggie Durand: “Questo caso è attualmente in esame presso l’Agenzia antidoping spagnola. A breve saremo informati sui risultati finali“.

Ludovico Maiorana

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Sono Ludovico Maiorana, ho 34 anni e sono di Barcellona Pozzo di Gotto. Sono laureato in Scienze Storiche e scrivo per Stadiosport.it.
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