Di Francesco, per la partita con la Spal, si affida al solito 4-3-3, collaudato.
Florenzi a destra, Kolarov sulla sinistra, De Rossi squalificato ed inserisce al suo posto Gonalons.
Naingolann è l’altra assenza importante, sopperita dal giovane Pellegrini.
Di Francesco ha deciso di utilizzare il giovane centrocampista turco Under, a fare da terzo attaccante. Scelta fatta per sopperire all’assenza di Perotti. Giostra nella fase offensiva assieme ad El Sharaawy, per supportare l’inamovibile Dzeko.
La Spal che ha deciso di schierare Semplici, è composta da un centrocampo molto folto. Cinque uomini in mezzo per cercare di arginare le manovre offensive giallorosse, composto da giocatori esperti.
Appena iniziato il match, la Spal si rende timidamente pericolosa con un colpo di testa abbastanza alto sopra la traversa. Dopo la Roma ha preso il comando del gioco, con Under che ha avuto una buona chance di tirare su sponda di testa di Dzeko, ma la sua conclusione è terminata fuori.
Verso il decimo minuto è nata l’azione che ha fatto pendere la bilancia dell’intero match verso i padroni di casa. Da un lancio dalle retrovie, Dzeko salta il suo avversario Felipe che è obbligato a stenderlo per evitare possa arrivare solo davanti a Gomis.
Inizialmente ammonizione, poi espulsione dopo consultazione del VAR. Da questo momento la Spal è sparita dal campo. I Giallorossi hanno preso il terreno di gioco, costruendo azioni a ripetizione. Con El Sharaawy, il cui calcio a giro viene deviato da Gomis in angolo.
Con le percussioni di Florenzi sulla destra, un po’ meno di Kolarov sulla sinistra.
Verso il ventesimo arriva il vantaggio giallorosso. Perfetto lancio di El Sharaawy per Dzeko, che controlla e di sinistro infila nell’angolo sinistro, dopo aver colpito il palo.
Da questo momento in poi, la Roma è sempre più in dominio del gioco, con altre occasioni con Manolas di testa, così come Dzeko.
Alla mezz’ora arriva il raddoppio con un azione dalla sinistra si sposta verso destra, poi ancora a sinistra, con El Sharaawy che serve Strootman che colpisce forte e mette sotto il sette alla sinistra di Gomis.
Ripresa che è iniziata sotto i migliori auspici con il timbro decisivo del giovane Pellegrini su cross di Kolarov. Il 3 a 0 che chiude la partita, con l’inutile rete siglata subito dopo il calcio di rigore, che serve a fissare il punteggio finale.
A questo punto con i giochi chiusi definitivamente, Di Francesco ne approfitta per effettuare dei cambi, facendo entrare Gerson, Emerson e Schick. Cambi che risulteranno molto utili in una stagione lunga, piena d’insidie.
Gli uomini del centrocampo, in due per l’esattezza, sono stati i migliori. A cominciare dal giovane Pellegrini, per passare a Strootman. Il primo con grande intuizione in fase offensiva, capacità di costruire gioco e di finalizzare con corretti tempi d’inserimento. Il secondo con quantità e qualità, sempre importante.
Inoltre, al faraone El Sharaawy vanno tutti gli elogi della curva sud, due assist, due gioielli per i gol di Dzeko e Strootman.
Una partita che ha visto esprimersi al meglio la classe e la fantasia dei giallorossi. Per gli ospiti tanta timidezza, poca incisività. Di certo, il mister Semplici non è stato soddisfatto della prestazione, perché se ci avessero messo quel briciolo di volontà in più…
Sono parole emotive, dettate dalla frustrazione per un partita che non è andata secondo i loro piani. Le qualità vengono fuori e chi possiede qualche intuizione in più può cercare solo di arginare la corrente. Alla lunga, vince chi può metterne di più.
Ora la Roma è attesa al primo step importante della stagione. Il match con il Qarabag è importante, può darci indicazioni su dove possono arrivare i giallorossi in questa stagione.
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