Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta. E Alessandro Florenzi è uno che di lotte se ne intende. Operato al crociato, è tornato in campo e si è infortunato nuovamente al crociato dello stesso ginocchio. Una vera e propria maledizione. C’è chi sosteneva che non sarebbe mai più tornato, troppo difficile recuperare due volte dallo stesso infortunio: bene, si sbagliava.
Florenzi non ha mollato un centimetro ed è tornato (davvero) più forte di prima. In poche giornate si è riconquistato il posto da titolare e ha iniziato a macinare chilometri su chilometri come se nulla fosse. Prima l’assist a Dzeko in Roma-Verona, adesso il gol contro il Milan che rilancia le sue ambizioni anche in ottica nazionale.
Abbiamo bisogno di giocatori come Florenzi, perché il calcio sarà sempre di chi sogna e di chi tifa e i soldi non potranno mai sostituire le emozioni. Il recupero di Florenzi fa ben sperare anche per Milik, infortunatosi anche lui al crociato dopo l’infortunio dell’anno scorso (al crociato dell’altra gamba).
Il calvario è finito, Florenzi è tornato e i romanisti possono tornare a godersi il proprio bellodenonna. Abbiamo ancora negli occhi l’abbraccio alla nonna dopo il gol segnato al Cagliari e siamo sicuri che di abbracci ce ne saranno ancora. Perché Florenzi è un sognatore che non ha mai mollato. Perché tutti noi siamo un po’ Florenzi. Grazie, Alessandro…
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