Un tempo per parte, una Juventus sprecona, una Roma cinica e opportunista.
Questo il telegramma del match.
I bianconeri inaugurano la nuova divisa ufficiale, che già tanto fa discutere e divide la tifoseria, ma che sembra dar nuova linfa vitale alla banda juventina, almeno nel primo tempo.
Un primo tempo quasi dominato dai bianconeri, ben lungi dal sembrare una squadra già appagata dal titolo in cassaforte.
Gli ospiti organizzano trame offensive e contropiedi potenzialmente devastanti, i giallorossi non reggono i ritmi di Cristiano Ronaldo e compagni.
Il portoghese prende l’iniziativa di quasi tutte le intense avanzate offensive dei suoi, seguito a ruota da Cuadrado e Dybala.
Non due nomi a caso, due giocatori di recente spariti dai radar, per differenti ragioni-azzoppato da tanti acciacchi fisici il primo, vittima di un terribile calo di rendimento il secondo-ma apparentemente ritrovati in questa prima frazione di gioco, entrambi impegnano severamente il portiere romanista Antonio Mirante, nettamente il migliore in campo.
Particolarmente sfortunato La Joya, che in un’occasione centra addirittura un doppio palo, grazie anche ad una deviazione di Mirante.
Davvero difficile stare dietro ad una Juve che esprime un gran gioco cercando e spesso trovando la profondità, anche grazie a un Emre Can in buona serata.
I padroni di casa spezzano i pesanti ritmi bianconeri con il break del giovane Pellegrini che nell’unica vera occasione giallorossa del primo tempo centra da fuori area l’incrocio dei pali.
Ma esattamente come un pugile la Roma, dopo avere incassato i colpi nel primo tempo, limitando i danni dell’aggressività bianconera, nella ripresa fa valere la propria maggiore freschezza e sfrutta così di contro la maggiore usura degli avversari.
E i ruoli si invertono, ora sono i giallorossi a prendere in mano il pallino del gioco e a produrre avanzate molto insidiose.
Avvalendosi anche delle corsie esterne con le sovrapposizioni di Kluivert jr. e di qualche errore difensivo bianconero dovuto a naturali cali di tensione.
E’ così che i padroni di casa sfiorano il vantaggio 2 volte con El Shaarawy, sulla seconda molto bravo il portiere ex di turno Szczesny.
In realtà i bianconeri ci provano a contrastare la risalita romanista, ma i soliti Ronaldo, Dybala e Emre Can non arginano il muro giallorosso.
E allora la Roma può prendere il sopravvento sull’asse Dzeko-Florenzi, una loro triangolazione produce il bellissimo gol del vantaggio con il bosniaco che libera Florenzi che con un ottimo scavetto infila Szczesny in uscita, ritrovando il gol che gli mancava da inizio campionato e prendendosi una bella rivincita su Cristiano Ronaldo-sfottò del portoghese sulla statura del romanista, ma CR7 si scusa quasi subito.
In pieno recupero, a chiudere la gara e a sintetizzare un secondo tempo intero da rovesciamento di fronte il gol che chiude le marcature, con una ripartenza fulminante di Under che serve a centro area Dzeko che infila di interno destro.
Ulteriore balzo europeo per i giallorossi, una Juve buona, anche ottima per intensità e voglia di fare, ma che riesce a perdere con più del 60% di possesso palla.
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