Porto-Roma sarà una partita difficile da dimenticare per i giallorossi che hanno dovuto concludere anzitempo l’avventura in Champions (anche) per colpa di un rigore dubbio non concesso o, quantomeno, non approfondito.
È stata comunque una partita infinita, eroica, dantesca- come detto dai telecronisti di Sky- e che passerà alla storia. Si, perché per la prima volta nella storia della Champions League abbiamo assistito ad una novità che si rivelerà indispensabile nei match a scontro diretto: la quarta sostituzione.
Siamo al 96’ quando è appena iniziato il primo tempo supplementare e Di Francesco ha esaurito i cambi, Pellegrini si fa male ed è costretto ad uscire. Al suo posto entra Patrik Schick, futuro protagonista suo malgrado della mancata qualificazione.
Il quarto cambio
La nuova regola , dopo essere stata accolta dai CT delle nazionali impegnate nell’ultimo mondiale, è stata sperimentata dalla FIFA proprio ai Mondiali di Russia e successivamente nel Mondiale per club. Prevede, solamente in caso di supplementari, la possibilità di avere a disposizione un’ulteriore sostituzione.
Il primo “quarto sostituto” nella storia è stato il russo Aleksandr Erokhin, subentrato a Daler Kuzyaev durante Russia-Spagna.
Il mancato primatista
Prima dell’ingresso in campo dell’attaccante ceco, Conceição aveva mandato dentro Hernani che però non entrerà nella storia della Champions. Perché? Era soltanto il terzo cambio per i lusitani.
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