La Premier League è uno dei campionati più avvincenti al mondo. Sempre pieno di sorprese, mai banale.
Questa stagione non è stata da meno, con il trionfo del Chelsea-il 6° nella storia del club londinese-che è anche il trionfo di Antonio Conte-il 2° allenatore italiano consecutivo a vincere la Premier, dopo Claudio Ranieri e il suo miracolo Leicester lo scorso anno.
L’ex allenatore della Juventus e della Nazionale Azzurra si conferma così tecnico di straordinarie, poliedriche doti, capace di trionfare subito al suo primo approccio con la realtà del calcio inglese, una cosa certamente non semplice, e da premiare.
Prosegue inoltre la marcia verso i piani alti del calcio inglese per un ‘altra londinese, il Tottenham, che dopo il 5° posto di 2 campionati fa e il 3° dello scorso campionato, è arrivato addirittura al 2° posto in questo torneo appena conclusosi-seppur a ben 7 punti dai Blues Campioni-93 contro 86-oltre ad avere avuto il capocannoniere del campionato, Harry Kane, l’Uragano-in assonanza con la parola inglese ‘hurricane’- a quota 29 gol.
Al 3° posto il Manchester City di Guardiola-piccola grande delusione. Al 4° posto che vuol dire preliminari di Champions League abbiamo il Liverpool.
In Champions ci finisce anche il Manchester United, a sua volta direttamente alla fase a gruppi, ma non attraverso la classifica-che dice 6° posto finale per i Red Devils, nonostante la striscia positiva di ben 25 risultati utili accumulata durante il torneo-bensì per via del trionfo in Europa League, il 1° nella storia del club mancuniano nonché anche nella carriera del tecnico portoghese José Mourinho-se si esclude la vecchia Coppa UEFA del 2003 con il Porto.
Europa League guadagnata dall’Arsenal, al 5° posto quindi direttamente alla fase a gironi-prima qualificazione nella storia dei Gunners nel torneo, quantomeno da quando esiste il nuovo format-e dall’Everton che, in virtù del 7° posto, passerà attraverso i preliminari.
Retrocedono Hull City, Middlesbrough-entrambe neopromosse che tornano così subito in Football League Championship, ovviamente la Serie B inglese- e il Sunderland, che invece torna nella seconda divisione dopo 10 anni.
Fra le promosse dalla Football League Championship invece 2 grandi sorprese: a parte il Newcastle-vincitore del campionato cadetto inglese e quindi al ritorno in Premier dopo 1 sola stagione di calvario-abbiamo la rivelazione Brighton, 2° a solo 1 punto dalla capolista, che praticamente ottiene la prima promozione in Premier League nella sua storia, dato che prima d’ora aveva collezionato solo 2 partecipazioni alla massima serie inglese, nel 1979 e nel 1983, quando ancora si chiamava First Division.
Stessa sorte toccata all’Huddersfield, che riesce a guadagnare tramite i playoff la promozione alla massima serie inglese che non giocava dal 1971, anche allora era ancora la First Division quindi anche per il club del West Yorkshire si tratterà della prima Premier League della sua storia. A differenza del Brighton-che nella sua storia ha ottenuto solo una Community Shield-l’Huddersfield a suo tempo vinse 3 volte lo scudetto, consecutivamente, dal 1924 al 1926.
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