La Premier League adotta il pugno duro nella lotta contro i simulatori, emanando nuove leggi che consentiranno alla Commissione disciplinare di avere maggior potere, potendo infliggere pene ben più severe nei confronti di chi cercasse di ingannare gli arbitri, rendendosi protagonista di simulazioni al fine di trarre vantaggio dalla sua “sceneggiata”.
Pene più dure dunque contro chi adotti un comportamento antisportivo a partire dalla stagione 2017-2018, quando verrà usata la prova TV non soltanto per gli atti violenti non ravvisati dall’arbitro, ma anche per accertare eventuali simulazioni che portino un vantaggio alla squadra del simulatore, portando all’assegnazione di un calcio di rigore o ad un provvedimento disciplinare nei confronti di un avversario (in particolare se si giunga all’espulsione).
A proposito dei provvedimenti disciplinari, un altra importante norma è stata approvata: la commissione disciplinare avrà la facoltà di revocare cartellini e le eventuali sanzioni derivanti da essi, arrivate in seguito alla simulazione di un avversario.
Una volta appurata dunque la simulazione, sarà comminata una pena di due giornate di squalifica.
Nuovo pacchetto di regole che arriva puntuale a tutelare uno sport che sempre più spesso stava correndo il rischio di essere falsato anche a causa di soggetti che hanno più l’indole a gettarsi per terra simulando ed inducendo il direttore di gare in errore, che a lottare e cercare la vittoria onestamente.
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