Ultimo posto in campionato per il Pescara, che non riesce nel miracolo riuscito al Crotone e retrocede in Serie B al termine di un campionato imbarazzante. C’è grande delusione fra gli abruzzesi, perché il verdetto della Serie B è arrivato decisamente prima rispetto alla matematica. 18 punti in 38 partite, 81 gol subiti. Un autentico disastro.

FLOP: MEMUSHAJ, CAMPAGNARO, CODA

Da fenomeno a bidone il passo è breve. Ledian Memushaj, l’anno scorso, sembrava uno dei giocatori albanesi più promettenti ma così non è stato. Rigori sbagliati e prestazioni al limite della decenza lo hanno catapultato nel limbo delle grandi promesse non mantenute. Peccato, perché avrebbe potuto fare il salto di qualità.

Sulla scia dell’albanese c’è Hugo Campagnaro, difensore argentino con il vizio del gol (in passato) che quest’anno si è trasformato in modalità “bronzo di riace”. Gli attaccanti avversari lo ridicolizzano, lui reagisce solo a parole. Annata da dimenticare anche per Coda, difensore centrale senza arte nè parte. Più che un difensore, è sembrato un osservatore distaccato.

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TOP: CAPRARI, BENALI, CERRI

Tra i giocatori che si sono messi in mostra quest’anno a Pescara c’è sicuramente Gianluca Caprari. Non ha segnato come ci si sarebbe aspettato, ma il suo tabellino segna 9 reti e 4 assist. Niente male per essere la prima stagione da titolare in A, ci sono ampi margini di miglioramento. Stagione dignitosa anche quella di Benali, che mette a segno 6 reti e si rende protagonista di alcune partite esaltanti (come quella col Torino). Se lo avessero clonato, il Pescara si sarebbe salvato. Applausi anche per Alberto Cerri, arrivato in corsa a gennaio e subito pronto a calarsi nella parte.

ALLENATORI:

ODDO VOTO 4

L’anno scorso un profeta, quest’anno una sciagura. Dispiace dirlo, ma quest’anno non ci ha capito nulla.

ZEMAN VOTO 6

Arriva quando la situazione è già compromessa, ha il merito di risollevare un po’ il morale dei suoi.