Voti e pagelle Scudetto Napoli 2023: Osimhen di un altro pianeta, Di Lorenzo che capitano! Kim, l’erede di Koulibaly

Pagelle Napoli Scudetto 2023 : tutti i voti degli azzurri che hanno contribuito alla vittoria dello scudetto degli azzurri dopo trentatré anni.

Pagelle Napoli Scudetto 2023 – Non si può non dire che questo scudetto si sia fatto attendere. Trentatré anni hanno dovuto aspettare i tifosi del Napoli per vedere un trionfo. Nel mezzo, però, è successo di tutto: il fallimento, la Serie B, il ritorno in Serie A, l’Europa League per poi approdare in Champions League. Quest’anno il Napoli ha voluto fare l’exploit e portare un tricolore ad un popolo che lo meritava.

Hanno contribuito tutti al successo azzurro, il tutto condito da uno straordinario Luciano Spalletti. La città è in festa e si gode il successo assieme ai propri giocatori. Il Napoli, in realtà, lo scudetto lo aveva già vinto con largo anticipo. Un divario incolmabile con la Lazio ha permesso agli azzurri di rilassarsi da marzo in poi. I risultati, di fatto, non sono stati soddisfacenti nelle ultime uscite ma non può cancellare ciò che si è fatto nel girone d’andata.

Il Napoli è stato travolgente, permettendosi anche dei black-out sporadici. La vittoria contro le big, tra cui il 5-1 contro la Juventus, hanno lanciato gli azzurri verso il sogno tanto agognato. La squadra sembra aver trovato la giusta dimensione grazie al condottiero azzurro ma anche ad Aurelio De Laurentiis che ha fatto risorgere la sua squadra come la fenice risorge dalle proprie ceneri.

Pagelle Napoli Scudetto

Pagelle Napoli Scudetto 2023, Portieri

Meret 8,5

Che cambiamento per il portiere azzurro. Lo scorso anno era stato fortemente criticato: poca sicurezza tra i pali, prese non sempre perfette e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’errore ad Empoli. Quest’anno doveva andarsene ma alla fine è rimasto poiché non è arrivato nessun sostituto. Nella “sfortunata”, la fortuna: il portiere friulano è rinato, una vera saracinesca a porta che ha concesso pochissime reti. I suoi guantoni hanno protetto il Napoli in occasioni come contro il Milan. Meret si è presa la maglia da titolare e non vuole più mollarla.

Gollini 6,5

Una sola partita per lui: tra l’altro contro la sua ex squadra l’Atalanta. A pochi secondi dalla partita, ha saputo che sarebbe stato titolare e si è subito buttato nella mischia. Niente ansia da prestazione per il vice di Meret che si è fatto trovare pronto, non subendo neanche una rete. Il Napoli ha ottime alternative tra i pali.

Pagelle Napoli Scudetto 2023, Difensori

Di Lorenzo 10

Che si può dire al capitano azzurro? Ha giocato praticamente tutte le partite. Instancabile, indomabile, incredibile. Una vera molla che la si può trova in ogni parte del campo: fa il terzino, centrocampista, se potesse anche l’attaccante e il portiere. Non è mai stato sostituito e poche volte ha ripreso fiato, saltando qualche match. Un grande esterno che, in aggiunta, ha anche il vizietto del gol. Un ragazzo puro per una squadra che era stata spaccata nello spogliatoio. L’ex Empoli è uno dei capitani migliori della storia del Napoli. Hall of fame assicurata.

Kim 10

Il suo acquistato è stato accolto dal completo scetticismo azzurro. Addirittura c’erano stati dei striscioni contro di lui. Tutta questa pressione, aggiunta al fatto che doveva sostituire un certo Kalidou Koulibay, faceva presagire il peggio. A Napoli, invece, è arrivato un ragazzo dai modi pacati ed ordinati come sono gli asiatici sanno fare, quasi in punta di piedi. Si presenta subito nel migliore dei modi ai suoi tifosi: il gol contro il Monza nella seconda giornata. Nel corso della stagione diventa un muro invalicabile, superando, a detta di alcuni, anche Koulibaly. Il sudcoreano si è presa la difesa e non vuole di certo lasciarla. Chissà se gli stessi che lo hanno criticato ora lo stanno esaltando.

Rrahmani 9

Anche il compagno non è stato da meno. L’anno scorso una stagione decisamente opaca, quest’anno un netto miglioramento. Un vero e proprio carattere forte, che lo ha aiutato tanto nell’imporsi agli avversari. Anche lui ha sempre giocato quasi tutte le partite, concedendo solo qualche piccolissimo errore. Si toglie anche qualche sfizio con delle reti, tra tutte quella contro la Juventus in quel rocambolesco 5-1 al Maradona. Tanta fame per il kosovaro che si intende a meraviglia con Kim. Matrimonio consumato.

Ostigard 6,5

Impiegato poco, ma quando è entrato in campo non ha mai tradito le aspettative. Utilissimo per far rifiatare i suoi compagni di reparto, specie dopo le fatiche europee. Grande personalità scandinava, un metro ed ottantadue di pura stazza norvegese. Sempre pronto ad entrare dalla panchina e a spaccare tutto come contro il Rangers, in Champions League, dove trova anche la sua prima rete personale.

Juan Jesus 7,5

Professionalità, esperienza e tanta simpatia. Il BatJuan, così si professa sui social giocando con l’assonanza di Batman, è tutto ciò che Luciano Spalletti chiede da un difensore. La spola tra Roma ed Inter ha aiutato parecchio, donando anche tanta sicurezza a Kim e Rrahmani che avranno imparato anche qualche segreto da lui. De Laurentiis non ha dubbi: Juan Jesus è fondamentale nelle gerarchie, tanto da proporgli un biennale.

Mario Rui 9

Il professore, così è chiamato tra i tifosi, ha conseguito la laurea con il massimo dei voti. Uno dei pochi superstiti, assieme a Zielinski, del Napoli di Sarri. Dopo delle annate così e così, quest’anno ha avuto un’esplosione. Autorevolezza e tanta grinta lo hanno contraddistinto. Tutto questo lo ha aiutato nell’essere l’assist man del Napoli: ben sette. Mario Rui si siede alla cattedra tra i migliori terzini di questo campionato.

Olivera 7,5

Con uno straordinario Mario Rui, non visto spesso il campo. Sfortunato con l’infortunio in Nazionale, quando ha avuto la possibilità di giocare l’ha sempre fatto al meglio. Qualche fiammata importante, come il gol contro la Cremonese ma soprattutto quello contro la Salernitana che ha fatto esplodere il Maradona, c’è stata e ha dato una gran mano dal punto di vista offensivo.

Bereszyński 6

Comprato per far rifiatare Di Lorenzo, gioca solamente qualche minuto in Coppa Italia. L’esordio è amaro perché il Napoli sarà eliminato dalla Cremonese ma rimane comunque nello scacchiere azzurro. Gioisce del successo da osservatore.

Pagelle Napoli Scudetto 2023, Centrocampisti

Lobotka 10

Stanislav Andrés Lobotka Iniesta. Luciano Spalletti non esagerava quando lo paragona al favoloso ex giocatore spagnolo. La sua metamorfosi nell’ex Barcellona si sta completando: stessa impostazione di gioco, pulizia nel recuperare i palloni, andamento morbido. Genio e sregolatezza allo stesso tempo, il vero regista di tutto il centrocampo. Dopo essere stato snobbato da Gattuso ed essere stato fuori forma, Spalletti lo ha plasmato fino a farlo diventare un giocatore nuovo.

Anguissa 9

Non di certo una novità assoluta per il Napoli. Già lo scorso anno, l’ex Fulham aveva sorpreso con le sue giocate. Pagato pochissimo ora vale già il triplo del prezzo iniziale del suo cartellino. Tanta leggiadria nei suoi movimenti ma allo stesso tempo fisico ed intelligenza nei contrasti. Anche lui si trova in ogni angolo del campo. Gli avversari fanno fatica a reggerlo. Qualche errore nelle ultime partite non fanno dimenticare le sue straordinarie abilità.

Zielinski 8,5

Quando si sdraia sul prato dell’Allianz Stadium, al gol di Raspadori contro la Juventus, si vede tutta la sua rivincita. Lui c’era in quel 29 aprile 2018 a Firenze, quando il Napoli perse lo scudetto, era uno dei protagonisti insieme a nomi come Jorginho ed Allan. Adesso questi due non ci sono più, è rimasto solo lui. Il polacco ha avuto sempre un andamento altalenante: quando è in partita non c’è per nessuno ma se incappa in una giornata no, non mostra tutto il suo potenziale. Vedere i suoi tiri da centrocampo e il suo piedino fatato, però, è sempre una squisitezza.

Demme 6

Spettatore non pagante del successo del Napoli. L’infortunio lo ha completamente escluso dallo scacchiere di Spalletti. Per lui il futuro non sarà ancora azzurro, anche perché a centrocampo c’è tutta questa grandissima qualità e abbondanza. Però, nonostante questo, ha sempre mostrato grande attaccamento alla maglia.

Elmas 8,5

I rapporti con Spalletti non erano idilliaci. Il macedone, infatti, in un post aveva fatto gli auguri alla panchina per San Valentino, in quanto era poco utilizzato da Spalletti. Dall’ironia alla titolarità, ha tolto le castagne dal fuoco in diverse occasioni come il gol con il Lecce ma soprattutto quello che ha è valso la vittoria a Bergamo contro l’Atalanta. Il suo zampino c’è stato in molti gol come quello di Raspadori contro la Juventus a Torino. Fondamentale.

Ndombele 7

Sicuramente c’è tanta capacità per un giocatore di tale portata, ma non è mai esploso del tutto. Anche nella serata di Udine, il giocatore è stato poco incisivo. Nulla da dire sul suo contributo fisico che è impeccabile, ma ci si aspetta ancora qualcosa in più dal punto di vista tattico. Spalletti dovrà lavorarci molto per poterlo migliorare.

Zedadka, Zerbin , Zanoli e Gaetano 6

Unico voto per i quattro “scugnizzi” del Napoli. Qualche sprazzo di partita per loro e la consapevolezza di essere dei diamanti ancora grezzi ma che potrebbero brillare molto presto. Tutti sono destinati ad essere il futuro del Napoli e, dunque, a restare, consapevoli di avere una grande squadra che li posso aiutare.

Pagelle Napoli Scudetto 2023, Attaccanti

Lozano 7,5

Veloce come Speedy Gonzales, ubriaca le difese con le sue giocate. Continua ad alternarsi con Politano, sono due sinonimi praticamente, e il messicano riesce sempre a trovarsi pronto. Qualche giornata negativa c’è stata ma l’attaccante ha sempre accettato le critiche e dato il massimo.

Politano 8

Semplicemente delizioso. Con quel suo sinistro, impensierisce sempre ogni portiere avversario. Quando viene chiamato in causa, fa sempre bene. Importantissimo nella sfida di campionato a San Siro contro il Milan in cui ha avuto una lucidità nel tirare quel calcio di rigore pesantissimo. Sembrava in partenza ma l’ex Inter è rimasto per volere di Spalletti.

Raspadori 8

Faccia pulita, da bravo ragazzo, tutta università, campo e calcio. Sempre da subentrato non ha mai deluso. Il gol contro la Juventus è la giusta ricompensa per la sua perseveranza e può migliorare ancora di più nei prossimi anni. Ama segnare nei minuti finali, come anche contro lo Spezia, e fa ottime giocate anche in Champions. Davanti a sé ha dei mostri sacri se no sarebbe titolare fisso.

Simeone 8

Si sa, Napoli ha un ottimo rapporto con gli argentini. Maradona, Lavezzi ed Higuain, anche se con quest’ultimo è finita male. E poteva il Cholito non entrare nei cuori dei napoletani? Grinta da tifoso e freddezza da giocatore come il gol contro il Milan o quello contro la Roma. Ha risolto le partite più importanti e tutti ricordano le lacrime al suo primissimo gol in Champions League contro il Liverpool. Quelle lacrime di gioia i tifosi le vogliono vedere sempre.

Kvaratskhelia 10

Kvaradona, Kvaraviglia, Kvaravaggio. Quel nome che in estate nessuno sapeva né leggere, né scrivere, e né tanto meno conosceva. Quel nome che adesso tutti hanno imparato a conoscere, a stimare e che adesso è stato oggetto di diverse crasi. Un esule ragazzo georgiano che veniva da una sconosciuta Dinamo Batumi e su cui nessuno avrebbe scommesso un euro. Sono bastati pochi mesi per cambiare completamente l’opinione pubblica. Assist, giocate stratosferiche, ogni suo tocco è sublime e strega tutti gli avversari, oltre i tifosi che lo seguono. Quel pallone lo fa volare con ogni suo tiro che manda in estasi tutti. L’unica modo per fermarlo è tallonarlo e commettere fallo, quando prende un po’ di campo è la fine. Dopo KK, Kalidou Koulibaly, ora c’è Khvicha Kvaratskhelia che vuole scrivere ancora altre pagine assieme alla propria squadra.

Osimhen 10

Giù la maschera!, si urlerebbe nel famoso programma il Cantante Mascherato. Quella maschera che, ieri ,è saltata dopo il gol del vantaggio che ha fatto esplodere la Dacia Arena dove sembrava che il Napoli giocasse in casa. Ha chiesto subito la sostituzione della mascherina, quel talismano portafortuna da cui non si mai staccato dopo l’infortunio nel match di qualche anno fa con l’Inter. Un vero bulldog dell’area offensiva. Lotta su ogni pallone, macina chilometri, scarta sugli avversari, lo si trova in difesa, in attacco, a centrocampo. Davvero instancabile. Cresciuto molto mentalmente, dopo un periodo non particolarmente brillante, in termini di rendimento. Poi la sfortuna degli infortuni che lo hanno molto penalizzato negli scorsi anni. Adesso, invece, può mostrare tutto il suo potere e tutte le sue abilità. Non solo la sua squadra è capolista, ma lo è anche lui nella classifica marcatori. Segna in qualunque modo, non ha un piede che predilige rispetto all’altro e quando spicca il volo in area, le colpisce tutte di testa. Anche per lui una crasi come per Kvara: Supermhen.

Pagelle Napoli Scudetto 2023, il tecnico

Spalletti 10

Uomini forti, destini forti. Questa sua frase è un motto che sembra essersi davvero concretizzato. Gli uomini forti sono i suoi giocatori che hanno dato tutti un contributo verso il grande successo. Questo ha permesso di giungere ad un unico destino forte: lo scudetto. L’anno scorso c’era stata amarezza per non esseri riusciti a lottare per il titolo e qualcuno voleva già il suo addio. Quest’anno ha fatto ricredere tutti, merito anche della sua capacità di tenere unito lo spogliatoio. De Laurentiis vuole puntare ancora su di lui, e questo si è capito, ma il popolo vuole che il tecnico resti per poter avanzare verso altri obbiettivi.

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